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Livorno, arrestato sotto al letto dell'ex compagna: aveva il divieto di avvicinamento
L'uomo, 55 anni, si era nascosto qui dopo l'arrivo della polizia nell'appartamento di via del Giglio, una traversa di via Grande
LIVORNO. Era entrato nell’appartamento della sua ex compagna, nascondendosi sotto al letto quando i poliziotti hanno suonato al citofono. Era stata lei, non è chiaro se sotto costrizione, ad avergli aperto la porta. Non aveva fatto i conti con il braccialetto elettronico un cittadino senegalese di 55 anni, che gravato dal divieto di avvicinamento alla donna per stalking non avrebbe potuto andarla a trovare a casa. Fatto sta che alle chiamate degli agenti della Squadra volante dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura, diretto dal commissario capo Gabriele Nasca, non rispondeva al telefono. Per questo è scattato il controllo e il successivo arresto in flagranza di reato.
Cosa è successo
L’episodio è avvenuto nei giorni scorsi in un’abitazione di via del Giglio, una traversa della centralissima via Grande. L’uomo – Il Tirreno omette il suo nome e cognome, per tutelare l’identità della donna vittima delle presunte violenze – in passato era stato denunciato per atti persecutori proprio per le condotte verso l’ex compagna. Ma all’arrivo dei poliziotti a casa di quest’ultima lei sembrava molto più preoccupata della loro presenza, anziché di quella dell’uomo in camera. Era spaventata per le possibili conseguenze? Oppure lo aveva fatto entrare di proposito, senza che quest’ultimo la obbligasse a farlo? Interrogativi che dovranno stabilire gli investigatori, fatto sta che gli agenti, insospettiti dalla situazione, oltre a verificare la presenza del cinquantacinquenne nei dintorni del condominio e anche nelle aree comuni del palazzo, a un certo punto hanno chiesto di poter perlustrare l’appartamento, trovando infine il cittadino senegalese nascosto sotto il letto.
L’arresto
A questo punto, su disposizione del pubblico ministero, è scattato l’arresto per violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. L’uomo, infatti, come da disposizioni del tribunale non poteva avvicinarsi all’ex compagna, sotto tutela per atti persecutori.
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