Livorno, picchiano e rapinano il titolare di un minimarket: arrestati - Chi sono
Il racconto dell'imprenditore di 43 anni, finito all'ospedale insieme a un suo dipendente in via della Pina d'Oro: «Tutto per rubare delle bottiglie di birra».
LIVORNO. Sono entrati nel suo minimarket di via della Pina d’Oro, vicino piazza della Repubblica, «per rubare delle bottiglie di birra». Poi lo avrebbero picchiato, prendendolo a pugni. Il trentasettenne Aklaoui Younes e il ventinovenne Abderrahmane Jamaa, entrambi marocchini, attorno alle 22,30 di giovedì 20 novembre sono stati arrestati per rapina dai poliziotti delle volanti. Gli agenti, intervenuti insieme ai finanzieri impiegati per i controlli nella “zona rossa” di piazza Garibaldi, sono riusciti a rintracciarli poco dopo il fatto contestato, senza che per fortuna i due amici riuscissero a far perdere definitivamente le proprie tracce. Il titolare del negozio, aggredito insieme a un suo dipendente arrivato poco dopo e accorso immediatamente in suo aiuto, è stato poi portato al pronto soccorso assieme al collega dai volontari della Misericordia di via Verdi in codice giallo, il secondo livello più alto dell’emergenza-urgenza sanitaria.
Il racconto
L’imprenditore quarantatreenne bengalese Saidul Islam, molto conosciuto in città, ha cercato di affrontarli, finendo però la serata in ospedale a causa delle botte subite. «Inizialmente avevano preso solo una bottiglia e una lattina di birra – le sue parole – e ho cercato di fermarli perché appunto mi stavano derubando. Mi sono posizionato davanti alla porta d’ingresso, chiudendola e chiedendo loro: “Cosa avete preso qui dentro?”. Poi mi hanno picchiato: ho forte dolore al naso, dovrò tornare in ospedale, mentre nel frattempo è arrivato un mio dipendente per aiutarmi ed è stato anche lui aggredito: ha forti dolori alla testa. Alla fine hanno rubato un totale di circa dieci bottiglie, almeno così ho ricostruito. Ringrazio la polizia che è riuscita ad arrestarli».
L’udienza
I due, difesi dagli avvocati Paola Ciulli e Massimo Chiezzi, su disposizione della sostituta procuratrice Ezia Mancusi, sono stati arrestati. Fondamentale l’intervento degli agenti dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura, diretti dal commissario capo Gabriele Nasca. Lunedì 24 novembre, con ogni probabilità, si terrà l’udienza di convalida dell’arresto.
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