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L'inaugurazione

Livorno, il "Nos Leo" entra nella flotta Neri: «Al servizio delle piattaforme Eni»

di Martina Trivigno
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Sarà impiegato in Sicilia. Il cavaliere e numero uno di Confindustria locale: «E presto quattro rimorchiatori dall’Egitto»

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LIVORNO. La bottiglia s’infrange contro la fiancata e parte l’applauso. La “Nos Leo” entra a far parte della flotta del Gruppo Fratelli Neri ed è s una grande festa: il 7 novembre, in porto, la naming ceremony (la cerimonia di attribuzione del nome) della nuova nave offshore del colosso livornese che presto sarà impiegata in Sicilia (tra Licata e Gela) a supporto delle piattaforme petrolifere Eni. Un investimento – spiega il cavaliere Piero Neri, presidente e amministratore delegato del Gruppo, davanti alle autorità civili e militari – nato dalla necessità di farsi trovare pronti di fronte a una nuova sfida: l’aggiudicazione di una gara della multinazionale energetica italiana, a fine estate. Ma “Nos Leo” non sarà la sola new entry: presto, infatti, la flotta sarà ulteriormente arricchita dall’arrivo di quattro nuovi rimorchiatori in arrivo dall’Egitto.

Il nome

Il verde brillante risalta a contrasto con il bianco, così come il nome della nuova nave, “Nos Leo”. «Quando abbiamo iniziato a dotare la nostra flotta di supply (navi da supporto per operazioni in piattaforma, ndr) abbiamo deciso di cambiare il criterio di attribuzione dei nomi: di solito, ai rimorchiatori diamo nomi di famiglia o comunque di posti vicino a Livorno; per i supply, invece, facciamo un percorso diverso. Abbiamo scelto una sigla che è Nos (Neri offshore supply) e accanto, di volta in volta, metteremo i segni zodiacali di persone di famiglia. E in questo caso la scelta è Leo (leone, ndr) che è il segno zodiacale di mia moglie Gabriella».

Le caratteristiche

“Nos Leo” è una nave polifunzionale ad alta tecnologia, progettata per rifornire le piattaforme petrolifere con una capacità totale di trasporto di 3mila tonnellate. «Può trasportare cemento, melma, acqua, combustibili, ma può anche rimorchiare le piattaforme petrolifere – spiega il cavaliere accompagnato, oltre che dalla moglie Gabriella, dai figli, Corrado e Francesca, e dai nipoti – . E, in aggiunta a questo, ha anche una funzione antincendio con una portata di 7.400 tonnellate di acqua l’ora. Per intenderci: in genere, una nave che scala il porto di Livorno ha una portata di circa 10mila tonnellate di merce, questa può gettare, da una distanza di 100 metri, 7.400 tonnellate di acqua l’ora. In più, ha una capacità di navigazione in tutti i mari e gli oceani del mondo con un’autonomia di 50 giorni. Per fare un esempio: può percorrere Livorno-New York andata e ritorno senza mai fermarsi».

Le autorità

Il presidente della Regione, Eugenio Giani, si dice soddisfatto. «Assistiamo a un’imprenditorialità che, attraverso l’autorevolezza del cavalier Piero Neri, sta manifestando come Livorno stia investendo risorse e capacità per potersi aprire a realtà come Eni, a interventi verso il canale di Sicilia e addirittura all’implementazione, con l’acquisto dei nuovi rimorchiatori, di una flotta che è unica non solo in Italia ma in Europa – commenta il governatore – . Imprenditori come Neri fanno conoscere la Toscana anche all’estero».

«La forza e la fortuna di uno scalo marittimo sono fatte fondamentalmente da tre elementi – aggiunge il sindaco Luca Salvetti – : le infrastrutture, la capacità di attrarre traffici e i servizi tecnico-nautici. Sul fronte dei traffici, mi fa piacere che il porto multipurpose abbia retto a momenti difficili proprio per questa sua caratteristica di avere dei traffici variegati e diversificati, ma noi sappiamo che il traffico contenitori è quello che più rende un porto all’avanguardia e mi fa piacere aver notato, proprio in questi ultimi giorni, che stanno arrivando segnali e percentuali di crescita anche sul traffico contenitori, quindi abbiamo invertito la rotta. Siamo onorati e fortunati ad avere qui, a Livorno, una delle aziende più importanti al mondo, che è l'azienda Neri, e partendo da questo elemento il salto di qualità e l’upgrade fatto con questa nave è sicuramente significativo e fa parlare di sé».

Dall’Egitto

Ma, come detto, seguiranno a breve nuovi ingressi nella flotta del Gruppo. «L’ultimo ingresso di nuovi rimorchiatori nella nostra flotta nazionale risale al 2021 – conclude Neri – . Così, mentre cercavamo sul mercato internazionale questa nave, abbiamo notato che l’Autorità del canale di Suez aveva ordinato a un cantiere egiziano quattro rimorchiatori. Siamo riusciti ad avere un incontro con il presidente, Osama Rabie, e le nostre supposizioni si sono rivelate esatte. Lui stesso ha fatto presente che, dopo l’intervento bellicoso degli Houthi, il traffico nel canale di Suez è diminuito del 60 per cento con una perdita, per il governo egiziano, di alcuni miliardi di dollari all’anno. Così, quando gli ho prospettato il nostro interesse a subentrare in alcuni contratti, è stato ben felice. Due rimorchiatori saranno consegnati a metà del 2026, altri due nei primi mesi del 2027. Basti pensare che sul mercato europeo i tempi di costruzione ormai sono di 18-24 mesi». Infine la benedizione da parte del vescovo di Livorno, monsignor Simone Giusti

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