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Darsena Europa a Livorno, aumenta il costo dell’opera: i motivi e i tempi

di Maurizio Campogiani

	Lo scalo livornese
Lo scalo livornese

Il collegio di controllo concomitante della Corte dei Conti ha pubblicato una deliberazione nella quale invita a definire un cronoprogramma definitivo

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LIVORNO. Una raccomandazione al Commissario straordinario, il presidente dell’Adsp del Mar Tirreno Settentrionale, Luciano Guerrieri, di porre in essere tutte le azioni necessarie per garantire la definizione di un cronoprogramma definitivo che scandisca il percorso di avanzamento finanziario e fisico della Darsena Europa, «assicurando altresì un migliore coordinamento tra la programmazione finanziaria delle risorse e l’attività amministrativa».

Il documento

È quanto si legge nella deliberazione numero 59/2024 della Corte dei conti, il particolare del Collegio di Controllo Concomitante presso la sezione centrale sulla gestione delle amministrazioni dello Stato, redatta il 18 dicembre scorso e pubblicata il 30 dicembre. Nella deliberazione, il Commissario straordinario viene invitato a «rafforzare il controllo sull’avanzamento dell’opera infrastrutturale, al fine di garantirne la realizzazione in coerenza con il cronoprogramma di esecuzione e a proseguire il monitoraggio sull’andamento dei prezzi, valutandone l’impatto sul costo totale dell’opera e individuando tutte le azioni necessarie per fronteggiare eventuali rialzi».

La deliberazione, che è stata trasmessa anche alle Commissioni parlamentari permanenti competenti della Camera e del Senato, prende a spunto in particolare quanto trasmesso dallo stesso Commissario straordinario nella nota fornita al Collegio e nell’allegata documentazione. Sostanzialmente nelle 21 pagine di cui è composto il documento emerge che difficilmente i circa 640 milioni di euro attualmente disponibili saranno sufficienti per completare l’opera, che nel corso del tempo ha dovuto subire delle notevoli modifiche dei costi.

Gli aumenti

Aumenti in parte dovuti alla variante resasi necessaria dopo che le analisi dei fanghi da dragare avevano rivelato che non fossero compatibili con la funzione di ripascimento originariamente pensata e che hanno reso necessario il loro conferimento in una vasca di colmata che è stata ampliata rispetto alla previsione iniziale, e in parte conseguenza diretta del notevole aumento dei prezzi delle opere pubbliche successive all’era Covid, che hanno portato ad un’autentica lievitazione dei costi.

Nella deliberazione del Collegio di Controllo della Corte dei conti si legge anche che lo stesso Commissario straordinario ha parlato di fine 2029 come possibile termine ultimo dell’opera, anche se lo stesso Guerrieri nella sua nota chiarisce che solo al termine della fase di verifica del progetto esecutivo, comprensivo del cronoprogramma di esecuzione «sarà possibile definire con precisione l’avanzamento fisico e quindi finanziario dell’infrastruttura».

Riguardo il costo finale della Darsena Europa bisognerà comunque attendere lo sviluppo dei lavori, anche se il Commissario straordinario ha precisato nella sua nota che l’eventuale incremento oltre i 639 milioni attualmente disponibili sarà coperto avvalendosi del Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche.

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