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Furti a Livorno, in piazza Magenta razzia di bici e scooter

di Stefano Taglione
Carabinieri nella zona di piazza Magenta (foto d'archivio)
Carabinieri nella zona di piazza Magenta (foto d'archivio)

Il racconto di un residente, Oreste: «Solo a me hanno rubato tre mezzi a pedali. Hanno cercato di portarmi via pure un Honda Sh»

25 aprile 2024
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LIVORNO. Una razzia di bici e scooter, tutti rubati in piazza Magenta. È accaduto nei giorni scorsi e a raccontarlo è un residente della zona, Oreste, che abita vicino alla pizzeria Sarda. «Solo a me – racconta il cittadino livornese – hanno portato via una bicicletta elettrica della Btwin, molto bella e dal valore di qualche migliaio di euro, e pure due da donna tradizionali. Non ne possiamo più e mi faccio portavoce del disagio di tutta la popolazione che vive qua perché, non sto scherzando, stiamo vivendo un incubo».

Lunedì scorso, Oreste, si è svegliato suo malgrado di buon mattino perché alcune persone volevano portare via il suo scooter Honda Sh, sul quale aveva installato un sistema antifurto acustico. «Dopo le bici rubate – prosegue – ho deciso di correre ai ripari, difendendomi. Mi sono quindi svegliato alle 6 perché i ladri volevano portarlo via, ma hanno desistito proprio perché la sirena ha provocato molta confusione, svegliando sicuramente più di un vicino. Il motorino era sotto la mia finestra, quindi io ho sentito subito l’allarme».

Oreste è riuscito a scorgere un furgone, che con ogni probabilità è collegato al tentativo di furto del suo scooter. «L’ho visto partire di gran carriera – racconta – qualcosa di inusuale, dunque credo, pur non avendone la certezza assoluta, che chi era alla guida o un suo complice stesse rubando il mio Honda Sh. Del resto, con un mezzo così grande, fanno abbastanza presto: scelgono una zona, ci piazzano il furgone, e poi lo riempiono di bici e scooter. È già successo in passato che queste persone agissero così, in modo da massimizzare il furto. Non ne rubano mica uno e basta...».

Le inchieste della Squadra mobile degli anni scorsi, del resto, proprio da Livorno hanno documentato un intenso traffico di motorini – prevalentemente Honda Sh, i più acquistati e anche i più rubati – spesso diretti in Africa sulle portacontainer. Portati via dalle città e venduti, a basso prezzo, in realtà come il Senegal, ma non solo. Gli agenti della questura prima dell’emergenza Covid ne hanno sequestrati diversi stoccati in magazzini o semi-rimorchio fra Pontedera e Cascina, ma tutti rubati a Livorno. Città che è una vera e propria “patria” degli Sh e dei motorini in generale, dato che c’è un rapporto scooter-popolazione fuori scala rispetto ad altre realtà italiane.

Del resto, anche le statistiche de Il Sole 24 Ore sui furti dei motorini nell’annuale indice della criminalità, vanno in questa direzione. La provincia di Livorno, infatti, nel 2022 – l’ultima classifica disponibile del principale quotidiano economico italiano – era prima per i raid dei cinquantini (251, con Livorno dal secondo al primo posto in Italia dal 2021 al 2022) e terza per i motocicli (433, medaglia di bronzo contro la quinta posizione del 2021 dietro solo a Palermo e Napoli). l

S.T.

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