Il Tirreno

LIVORNO. Approvato il rendiconto di gestione dello scorso anno dell’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale, «che si chiude nel segno della continuità sul fronte degli investimenti, confermando una buona solidità patrimoniale e la crescita delle entrate», spiegano dall’ente.

Investimenti

Ben 121,5 milioni di euro, più del doppio di quanto investito nel 2022, i soldi a bilancio per gli ammodernamenti. «Di questi, 82 sono stati erogati dallo Stato e destinati in quota parte agli interventi per l'elettrificazione delle banchine dei porti di Livorno, Piombino e Portoferraio (76,15 milioni) – spiega l’Authority – ai lavori di resecazione del canale di accesso del porto di Livorno, lato Torre del Marzocco (3 milioni, a cui aggiungere altri 4,3 di risorse proprie e 13,5 milioni provenienti da un prestito) e all’acquisizione di un’area all'interno dell’interporto nella quale realizzare il nuovo magazzino del freddo del progetto “Livorno Cold Chain” (1,3 milioni). L’ente portuale ha invece finanziato con oltre 14 milioni di risorse proprie diversi interventi, tra i quali figurano i lavori di dragaggio degli accosti 10,11, 36A, 38 e 75 del porto di Livorno (6,8 milioni), i lavori di restauro e ricostruzione di una porzione del paramento murario del Fosso reale sugli scali Olandesi del circuito dei fossi (722mila euro), le attività di progettazione definitiva per la realizzazione di opere a Rio Marina e l’intervento di ripristino del secondo tratto di strada costiera del Quagliodromo di Piombino (per 500mila euro). Da segnalare inoltre le spese per la manutenzione straordinaria, che nel 2023 sono state pari a 2,7 milioni di euro e gli investimenti sul fronte della sicurezza in ambito portuale (un milione».

Entrate aumentate

Le entrate sono state pari a 48 milioni, in aumento del 6,9%. Nel corso dell’anno l’Authority ha incamerato tra tasse portuali e tasse di ancoraggio per 26,8 milioni, con un aumento sull’anno precedente di quattro milioni. «Il rendiconto non fa che consolidare la strada tracciata all’inizio dell’anno e rappresenta un viatico per continuare a lavorare bene e fare sempre meglio: l'obiettivo prioritario dell’ente rimane quello di continuare ad accompagnare la crescita sostenibile dei nostri porti, puntando al contempo all'innalzamento dei livelli di competitività, sicurezza e di qualità del lavoro in ambito portuale», spiega il presidente Luciano Guerrieri. Al 31 dicembre del 2023, l’avanzo di amministrazione di esercizio risulta essere dimagrito di quasi 50 milioni.

La forza lavoro

Il numero di addetti del porto di Livorno ha subìto una decisa contrazione soprattutto tra le imprese concessionarie (-59) e, in misura minore tra le imprese portuali autorizzate allo svolgimento delle operazioni e dei servizi portuali (-20 addetti).