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Giro d’Italia 2025, la gioia in rosa di Simon Yates: «Incredulo per quanto fatto»


	Simon Yates
Simon Yates

Il capitano della Visma-Lease a Bike conserva la maglia rosa nell’ultima frazione e conquista il primo Giro in carriera

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Simon Yates ha vinto l’edizione numero 108 del Giro d’Italia, che si è conclusa con la passerella finale di 143 km a Roma. Il capitano della Visma-Lease a Bike ha conservato la maglia rosa anche al termine dell’ultima frazione, conquistando il suo primo Giro in carriera. Sul podio il messicano Isaac Del Toro (UAE Team Emirates), anche maglia bianca come miglior giovane, e l’ecuadoriano Richard Carapaz (EF-Education EasyPost).

Sul traguardo di Roma si è imposto in volata Olav Kooij, sprinter della Visma-Lease a Bike che ha capitalizzato il gran lavoro dei compagni di squadra Wout Van Aert ed Edoardo Affini. Alle sue spalle si è piazzato l'australiano Kaden Groves (Alpecin Deceuninck), terzo Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team), migliore degli italiani. Quarto Mads Pedersen (Lidl Trek), maglia ciclamino per la classifica a punti e protagonista assoluto di questo Giro con quattro vittorie di tappa. Nella top ten di giornata anche Filippo Baroncini (UAE Team Emirates), settimo, Enrico Zanoncello (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), nono, e Giovanni Lonardi (Team Polti VisitMalta), decimo.

La maglia azzurra di miglior scalatore è andata invece a Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team). Per quanto riguarda la classifica generale quinta piazza finale per Damiano Caruso (Bahrain Victorious), diventato capitano dopo le difficoltà di Antonio Tiberi, subito davanti a Giulio Pellizzari (Red Bull Bora Hansgrohe), sesto e “promosso" capitano dalla sua squadra dopo il ritiro di Primoz Roglic.

La tappa odierna è stata caratterizzata dal passaggio in Vaticano e dalla benedizione di Papa Leone XIV, che ha ricevuto una maglia rosa e ha salutato i vincitori delle diverse classifiche, alla presenza del presidente di Rcs MediaGroup Urbano Cairo e del direttore della Corsa Rosa Mauro Vegni.

Le parole

«Sono ancora incredulo per ciò che ho fatto, sono orgoglioso, ho lavorato davvero tanto – ha detto Yates –. Non avrei potuto raggiungere questo traguardo grazie alla famiglia, ma ringrazio anche la squadra, mi hanno aiutato durante tutte e tre le settimane, abbiamo chiuso nel miglior modo possibile».

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