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Colpo da 300mila euro da Louis Vuitton: i ladri in pochi secondi svaligiano la boutique – Il mistero dell’allarme
Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato Ponte Milvio e la polizia scientifica, che ha acquisito le immagini delle telecamere
La banda della spaccata torna a colpire nel cuore di Roma. Nella notte tra domenica 16 e lunedì 17 novembre, poco prima delle due, tre individui con il volto coperto hanno preso di mira il deposito Louis Vuitton tra via dei Condotti e via Mario de’ Fiori, portando via merce griffata per oltre 300mila euro.
Il colpo lampo
I malviventi, a bordo di un Suv Alfa Romeo scuro, hanno tagliato la serranda con un frullino elettrico e sfondato una vetrata sul retro con l’auto. In pochi istanti sono entrati nei locali e hanno rubato oltre 140 articoli, tra borse e accessori. Un colpo lampo, studiato nei minimi dettagli. Resta il giallo sul sistema d’allarme che non ha funzionato: da chiarire se sia stato disattivato o eluso.
Intervento delle forze dell’ordine
Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato Ponte Milvio e la polizia scientifica, che ha acquisito le immagini delle telecamere. Il modus operandi fa pensare alla stessa banda sospettata di altri furti nel Tridente, tra cui l’assalto alla boutique Valentino avvenuto di recente. Il colpo ricorda anche quello di aprile 2023 a Palazzo Fendi, quando furono rubate borse per circa 100mila euro.
️Ipotesi degli investigatori
Gli investigatori ipotizzano un’organizzazione esperta, capace di agire in pochi minuti e di eludere i sistemi di sicurezza più sofisticati. Non si esclude che il gruppo abbia pianificato il furto da settimane, studiando orari e accessi.
Centro storico nel mirino
Poco distante, la scorsa settimana, un tentativo di furto è avvenuto in un attico affacciato su piazza del Popolo: i ladri hanno provato ad aprire una cassaforte con una fiamma ossidrica, poi abbandonata nell’abitazione di due coniugi inglesi. La sensazione è che il centro storico sia nel mirino di bande specializzate, pronte a colpire ancora.
