Lavoro
Assalto a Gaza City, Katz: «La città sta bruciando». Hamas accusa anche Trump
Netanyahu: «Lo Stato di Israele si trova in un momento cruciale». Commissione d’inchiesta Onu: «È in corso genocidio»
«Abbiamo avviato un'intensa operazione a Gaza». Così il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha confermato l'inizio dell'operazione di terra a Gaza City, dove sono entrati i carri armati delle Idf. «Lo Stato di Israele si trova in un momento cruciale», ha detto Netanyahu, aggiungendo che «oggi stanno accadendo cose molto importanti».
«Gaza sta bruciando» e «le Idf stanno colpendo le infrastrutture terroristiche con il pugno di ferro», ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz. «I soldati dell'Idf stanno combattendo eroicamente per creare le condizioni per il rilascio degli ostaggi e la sconfitta di Hamas. Non cederemo né torneremo indietro finché la missione non sarà completata», ha aggiunto.
Netanyahu è un «criminale di guerra» che ha «la piena responsabilità della vita dei suoi prigionieri nella Striscia di Gaza». Così in una nota Hamas dopo l'operazione lanciata dalle Idf su Gaza City. Hamas ha accusato poi il presidente degli Stati Uniti Donald Trump di aver dimostrato «una palese parzialità nei confronti della propaganda sionista e doppi standard» e l'Amministrazione americana di avere «la responsabilità diretta» dell'escalation del conflitto con il suo sostegno a Israele. «Il destino dei prigionieri dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza è determinato dal governo terrorista di Netanyahu», ha affermato Hamas. «La distruzione sistematica e la campagna fascista di annientamento che Gaza sta subendo minacciano anche la vita dei soldati israeliani catturati», ha aggiunto.
E una commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite ha concluso che Israele ha commesso un genocidio nella Striscia di Gaza e che alti funzionari israeliani, tra cui il primo ministro Benjamin Netanyahu, hanno istigato tali atti.
Nel rapporto di 72 pagine, la commissione ha citato esempi di tale condotta, come uccisioni, blocco degli aiuti, sfollamenti forzati e distruzione di una clinica per la fertilità a sostegno della sua conclusione sul genocidio, unendosi alle organizzazioni per i diritti umani e ad altri che sono giunti alla stessa conclusione. «A Gaza è in corso un genocidio», ha dichiarato Navi Pillay, capo della commissione d'inchiesta sui Territori palestinesi occupati ed ex giudice della Corte penale internazionale. «La responsabilità di questi crimini atroci ricade sulle più alte cariche delle autorità israeliane, che da quasi due anni orchestrano una campagna genocida con l'intento specifico di distruggere il gruppo palestinese a Gaza», ha concluso.