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Tragedia al rally, auto esce di strada: morto uno spettatore


	Inutili i soccorsi
Inutili i soccorsi

Tragedia a Frosinone: sul luogo dell’incidente sono intervenuti polizia e carabinieri per i rilievi. Dalle prime verifiche è emerso che l’uomo si trovava in una zona rossa, un’area interdetta agli spettatori proprio perché considerata ad alto rischio in caso di uscite di pista

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La quarantaseiesima edizione del Rally di Pico, a Frosinone, è stata segnata da una tragedia che ha scosso pubblico e organizzatori. Durante una delle prove speciali, un’auto è uscita di strada e ha urtato contro un muro di recinzione, provocandone il crollo. I detriti hanno coinvolto un’area adiacente, colpendo mortalmente uno spettatore. La vittima è Luciano Sandrin, 76 anni, originario di Trento, che si trovava sul posto per seguire la gara e sostenere il nipote, uno dei piloti iscritti.

I soccorsi e la corsa in ospedale

Subito dopo l’impatto è scattato l’allarme. I sanitari del 118 hanno soccorso l’uomo, che era ancora cosciente al momento del trasferimento all’ospedale Santa Scolastica di Cassino. I medici hanno riscontrato gravi lesioni interne e hanno tentato un intervento chirurgico d’urgenza, ma purtroppo le ferite si sono rivelate fatali: Sandrin è morto poco dopo il ricovero.

Le indagini e l’area vietata al pubblico

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti polizia e carabinieri per i rilievi. Dalle prime verifiche è emerso che l’uomo si trovava in una zona rossa, un’area interdetta agli spettatori proprio perché considerata ad alto rischio in caso di uscite di pista.

La decisione degli organizzatori

Nonostante la tragedia, la competizione è proseguita. La scelta è stata condivisa dai familiari della vittima, che hanno parlato di un “incidente fatale” e hanno sottolineato come né l’organizzazione né il pilota coinvolto abbiano responsabilità dirette nell’accaduto.

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