Luca Tommassini, svaligiata la casa di Roma: i ladri devastano tutto
Il coreografo nel 2020 si ritrovò di fronte a un gruppo di rapinatori prima sulla porta di casa e poi sull'ingresso del condomino
Ladri in casa di Luca Tommassini, noto ex ballerino e coreografo che ha lavorato con star internazionali come Madonna, Geri Halliwell e Kylie Minogue. La sua casa di Roma è stata nuovamente presa di mira dai ladri. Questo è il secondo furto in pochi anni, e l’ex ballerino è visibilmente scosso. «Questa volta, me l’hanno veramente devastata», ha dichiarato Tommassini sui social, aggiungendo che, essendo lontano per lavoro, in mezzo al Mediterraneo, non riesce nemmeno a rendersi conto appieno dell’entità del danno.
Cosa è successo
I ladri sono riusciti ad entrare nell’appartamento in ristrutturazione. Le porte e le pareti sono state massacrate, la cassaforte aperta e il contenuto rubato. Il furto è stato esteso e mirato: sono scomparsi numerosi oggetti di grande valore, tra cui pezzi d’arte e oggetti intimi dal forte valore affettivo. Tommassini ha descritto con dolore come i ladri si siano “attaccati” a qualsiasi cosa, dai gioielli agli abiti, dalle scarpe ai quadri.
L’incontro con i ladri
Un altro elemento che ha reso questa esperienza ancora più traumatica è stato l'incontro ravvicinato con i ladri. Il suo assistente, Nico “Fratacchiò”, è arrivato a casa mentre i ladri erano ancora all’interno. L’uomo è rimasto sotto choc, testimone di una situazione che ha suscitato grande paura. Tommassini ha sottolineato il suo dolore e la sua paura, dicendo: «Mi piange il cuore, stavamo costruendo questa casa con tanto amore».
Il precedente
Purtroppo, non è la prima volta che Tommassini diventa vittima di un furto. Nel 2020, il coreografo aveva già subito un’esperienza simile. In quell'occasione, si ritrovò faccia a faccia con un gruppo di rapinatori. Prima fu minacciato alla porta di casa a Trastevere, poi sull’ingresso del suo condominio. In preda al panico, Tommassini cercò di fuggire ma venne immobilizzato dai ladri, che gli puntarono una pistola in faccia e in gola. «Avevano un borsone con accette e picconi, mi strattonavano e mi spingevano. Li ho supplicati di non uccidermi», raccontò il coreografo. Fortunatamente, l’intervento delle forze dell’ordine pose fine alla situazione, ma Tommassini rimase in balia dei rapinatori per un’ora.