Il Tirreno

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Autovelox mobile sulla statale 223 “Paganico”, c’è chi lo fotografa e scoppia il caso: «Lì non può stare»

di Matteo Scardigli
L’autovelox mobile allo svincolo sulla Ss223
L’autovelox mobile allo svincolo sulla Ss223

Campagnatico: il comandante della Municipale se ne va, il sindaco nomina il proprio vice

03 agosto 2024
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CAMPAGNATICO. Strada statale 223 “di Paganico”, chilometro 14.730, qualche metro dopo il cartello stradale che indica l’uscita per Campagnatico. Sull’aiuola dello svincolo, ieri mattina (venerdì 2) alcuni automobilisti hanno avvistato – e (i passeggeri) subito fotografato – la postazione mobile dell’autovelox della polizia municipale di Campagnatico.

Ed è esplosa la polemica, anche perché l’amministrazione guidata dal sindaco Elismo Pesucci ha varato, solo pochi giorni fa, una determinazione con oggetto “Affidamento diretto del servizio di sopralluogo e istruttoria per l’installazione di una postazione fissa di controllo della velocità sulla Ss223 di Paganico a favore di Anas spa”. La procedura prevede uno studio di fattibilità (con una spesa di risorse pubbliche).

In aggiunta, la determinazione di cui sopra è stata firmata dal responsabile dell’area polizia municipale, l’agente Francesco Angelini, che a stretto giro di posta ha chiesto la revoca del decreto sindacale di affidamento delle responsabilità dell’area: in pratica si è dimesso, ufficialmente perché “non è più in grado di garantire gli standard qualitativi per l’ente”, tenendo anche conto che dal 1° settembre prenderà servizio presso un altro ente.

Revoca accettata giusto ieri dal primo cittadino, che contestualmente ha provveduto alla nomina in sua vece del vicesindaco Alessandro Ulmi “per la durata necessaria a meglio organizzare il settore in questa fase di transizione, stante anche la ridottissima esiguità dell’organico del settore”. La stessa carenza che causò, a maggio del 2022, il blocco del famigerato rilevatore da 68mila euro al mese: Pesucci, all’epoca comandante della polizia municipale (già ex sindaco) si mise in aspettativa per correre alle elezioni; che poi vinse tra aspre contestazioni, risolte infine in suo favore, lasciando però il Corpo con metà del personale.

In questo contesto, considerata la stretta sugli autovelox divenuta legge grazie al ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, la valutazione positiva degli enti proposti all’installazione della postazione fissa è tutt’altro che scontata. Anzi. Anche perché «la questura di Grosseto ha dato parere negativo a questa postazione mobile precisando che non è idonea per svolgere il servizio in sicurezza dato che nel posto indicato non c’è una piazzola di sosta ma solo un marciapiede rialzato, che non è sufficiente a garantire la sicurezza degli operatori e degli utenti della strada», conferma Luca Grisanti, capogruppo di opposizione.

Il rischio, paventa ancora Grisanti, è che «visto che l’autovelox mobile lì non può stare, le multe della polizia municipale potrebbero non essere valide. È quindi facile prevedere una pioggia di contestazioni».

Agli automobilisti, nel tratto che “invita” a schiacciare il piede sull’acceleratore, corre l’obbligo di rispettare il limite di velocità secondo le norme del Codice della strada. Con un occhio particolarmente attento alla cartellonistica, giacché – come alcuni hanno già fatto notare – il pannello mobile che segnala la presenza dell’autovelox era (tra l’altro) posizionato più avanti rispetto all’auto di servizio della polizia municipale di Campagnatico.


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