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Castiglione della Pescaia, malore per un notaio: muore a 72 anni

Castiglione della Pescaia, malore per un notaio: muore a 72 anni

Originario di Napoli, era arrivato anni fa in Maremma da Milano

09 maggio 2024
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Castiglione della Pescaia Un improvviso malore, mentre si trovava nella sua abitazione di Poggio Spada, sotto Vetulonia, ha messo fine alla vita terrena di Bruno Gaudieri, 72enne notaio in pensione, figura molto sconosciuta in tutta la Maremma. Un professionista stimato con un grande amore per l’arte, per il teatro in particolare.

Originario di Napoli, arrivò a Grosseto dopo una parentesi professionale a Milano, aprendo uno studio nel palazzo Cosimini. Una ventina di anni fa decise di trasferirsi a Castiglione della Pescaia e successivamente farsi costruire una casa sulle colline castiglionesi, nelle quali è rimasto fino alla sua morte. Saranno gli esami a stabilire le cause, avvenuta mentre si trovava nel letto.

Alcuni anni fa, nel secondo mandato del sindaco Giancarlo Farnetani, entrò nel consiglio comunale di Castiglione della Pescaia, nella lista del Movimento 5 Stelle, al posto di Paolo Lippi. «Era una persona gradevole con cui parlare – lo ricorda la sindaca Elena Nappi – durante il consiglio ci siamo trovati ad avere delle idee da confrontare su temi che riguardano la vita quotidiana, come il tema di rifiuti». «Non potrò mai dimenticare – aggiunge la Nappi – la sua smisurata passione per l’arte. Ci siamo trovati per parlare di un suo schizzo per la realizzazione di un teatro all’aperto lungo la cinta muraria del paese, che arriva fino al belvedere di Fruttero. Era una persona vicina alla nostra comunità e mi ha fatto molto dispiacere la sua scomparsa. Le più Sentite condoglianze alla famiglia e al figlio».

Bruno Gaudieri, appena arrivato in Maremma, si vantava con gli amici di aver partecipato alla rappresentazione di Masaniello con le musiche di Roberto De Simone. «Era una persona speciale – lo piange Giorgio Zorcù, regista teatrale e curatore di progetti artistici, ultimo dei quali il Festival San Rocco – Sono molto addolorato dalla notizia che mi è stata comunicata immediatamente. La nostra era un’amicizia di lunga data. Ci siamo conosciuti appena arrivò a Grosseto, dopo aver fatto il notaio a Milano, città nella quale aveva un passato da teatrante, frequentando corsi di mimo e nella potuto mettere in atto la sua passione per il teatro. A quei tempi realizzavo sull’Amiata “Toscana delle culture”. Diventammo molto amici, ci scambiavamo spesso impressioni sulle serate, si finiva a fare interminabili discussioni sul teatro. Grazie a lui ho conosciuto un altro grande artista, Luca Pirozzi, che frequentava l’amata casa di Vetulonia».

«Siamo stati in contatto per tanti anni – aggiunge Zorcù – Era una persona generosa: una cosa di cui gli sarò sempre grato è di avere dato una mano all’associazione, in un momento di difficoltà. Dal Covid ci siamo visti meno. Era un napoletano colto, un filosofo della vita».

Ma Bruno Gaudieri amava anche il cinema. Qualche anno fa partecipò e risultò tra i vincitori di un concorso online «Scrivocorto», nel qual presentò «Un incontro da non perdere», una piccola perla surrealista, decisamente «ben strutturata», come recita la motivazione, e dai contorni paradossali (storia di un feretro che cade, e di un cadavere che si desta). «Era una persona dalla cultura elevata – sottolinea Edo Galli – un uomo speciale, un grande professionista, un sognatore, con il teatro sempre in testa. Ricordo le bellissime serate che trascorrevamo con lui, Vincenzo Savelli e Giorgiò Zorcù, nelle quali parlata dei suoi progetti, di una rassegna teatrale. Se n’è andata una persona davvero unica».

Il nome di Bruno Gaudieri rimarrà per sempre impresso in un volume di della Editrice Effequ di Orbetello «La musica del vino. Diciassette racconti etilici», nella quale il notaio scrisse un racconto dal titolo “Attilione”. Oltre al teatro aveva la grande passione per il mare. Ogni anno non si faceva mai mancare la vacanza a Stromboli e spesso prendeva la barca a vela per fare lunghe passeggiate.

 

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