Il Tirreno

Firenze

La decisione

«Scarsa manutenzione del verde»: il Comune di Firenze condannato a risarcire

di Pietro Barghigiani

	L'auto schiacciata dal ramo dell'albero nell'agosto di tre anni fa
L'auto schiacciata dal ramo dell'albero nell'agosto di tre anni fa

Il Tribunale obbliga l’ente a pagare dopo la caduta di un ramo di un albero su un’auto. Fu una tragedia sfiorata. Il giudice: non basta dire che c’era l’allerta meteo

3 MINUTI DI LETTURA





FIRENZE. Una città spazzata dalle raffiche di vento in un agosto anomalo tra pioggia e allerta meteo. Era la mattina del 18 agosto 2022 quando il conducente di una Renault 4 rossa mentre percorreva viale Manfredo Fanti venne travolto da un grosso ramo che si era staccato da un albero. Un impatto devastante per l’auto, destinata alla demolizione, e fonte di lesioni per l’automobilista. Una tragedia sfiorata.

Un incidente che ora il Tribunale di Firenze (giudice Micaela Picone) traduce in una condanna a carico del Comune a risarcire con circa 20mila euro (spese legali incluse) la “vittima” collaterale della scarsa manutenzione del patrimonio verde della città. Il punto chiarito dal giudice a favore dell’automobilista danneggiato è che quell’evento atmosferico, pur significativo, non avrebbe provocato quella che poi è diventata una causa civile, se il Comune avesse monitorato con attenzione la salute dei suoi alberi. Alle 10,30 circa la Renault finì sotto il peso del ramo, caduto come un martello su un’incudine trasformata in una scatoletta deformata. Erano in due nell’abitacolo e vennero portati al pronto soccorso. L’albero che aveva ceduto uno dei suoi rami si trovava nell’aiuola collocata in posizione parallela al margine destro della carreggiata stradale di viale Fanti secondo il senso di marcia percorso. Nella causa il Comune si è difeso escludendo la propria responsabilità «invocando il caso fortuito, rappresentato da forti raffiche di vento, tali da costituire evento eccezionale ed in grado di determinare la caduta del ramo dell’albero, che si trovava in integre condizioni vegetative e manutentive».

Un racconto che non ha fatto breccia in Tribunale. Agli atti è stata acquisita una relazione sullo stato delle piante cittadine da cui è emerso «con evidenza che l’ultima verifica sull’albero de quo sia stata effettuata circa due anni prima della caduta del ramo sull’auto: pertanto, non è stato esaurientemente provato che l’albero, ed in particolare i suoi rami, fossero stati oggetto di corretta manutenzione». E ancora: «Risulta chiaro dalle foto in atti che l’albero, pur di notevoli dimensioni, non fosse stato oggetto di manutenzione corretta, dovendosi senz’altro procedere alla sua potatura per la vicinanza alla strada e per la sua evidente sporgenza sulla medesima».

Per il Tribunale il Comune «non ha dimostrato né che l’evento meteorologico fosse di portata del tutto eccezionale e anomala, tale da interrompere l’indicato nesso di causa tra caduta dell'albero ed evento dannoso, né di aver effettuato una corretta manutenzione sulla pianta tale da contenere la crescita dei rami». A sostegno di questa tesi il giudice ricorda che non ci sono state altre rotture di rami nella strada interessata all’incidente e il vento forte è stato al limite «una concausa sopravvenuta alla non corretta potatura delle fronde dell’albero non sufficiente, da sola, a causare l’evento». Dire poi che quel giorno la Protezione civile avesse diramato un’allerta meteo da codice giallo per il Tribunale «attesta che l’ente era nella piena consapevolezza delle problematiche di stabilità che un vento forte avrebbe potuto determinare nelle alberature presenti sulle vie pubbliche. Quindi, non può certo ritenersi come non prevedibile o inevitabile il verificatosi distacco con susseguente caduta del ramo dall’albero». Se proprio era una giornata in cui stare in guardia, sottolinea la sentenza, come ha ribadito il Comune, allora Palazzo Vecchio poteva affrontare l’evento meteo proteggendo i cittadini ad esempio chiudendo le strade particolarmente alberate come quella in cui si verificò la caduta del ramo.l




 

In Primo Piano

La guida

Bonus elettrico 2026, sconto in bolletta: chi può ottenerlo e come attivarlo

di Manolo Morandini