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Firenze, il Franchi passa l'esame Uefa ma con la Viola è ancora stallo – Euro 32, l’incontro in Svizzera

di Paolo Nencioni

	I lavori allo stadio Franchi (foto Sestini) e la sindaca di Firenze Sara Funaro
I lavori allo stadio Franchi (foto Sestini) e la sindaca di Firenze Sara Funaro

Funaro in trasferta a Nyon: «Incontro positivo». La candidatura di Firenze entro luglio

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FIRENZE. Ufficialmente va tutto bene, ma il fuoco cova sotto la cenere nei rapporti tra il Comune di Firenze e la Fiorentina. Ieri a Nyon, in Svizzera, dove l’Italia ha scoperto che dovrà vedersela con l’Irlanda del Nord il prossimo 26 marzo nella semifinale dei play off per l’accesso ai Mondiali, c’è stato anche un altro incontro, che riguarda invece lo stadio Franchi, quello tra la sindaca Sara Funaro e i rappresentanti dell’Uefa che chiedevano lumi sull’avanzamento dei lavori di ristrutturazione.

A leggere il comunicato poi diffuso dal Comune sembra sia stato una specie di idillio.

«L’incontro con la Uefa che si è tenuto a Nyon tra la sindaca di Firenze Sara Funaro, i dirigenti di Palazzo Vecchio, i rappresentanti di Acf Fiorentina e i progettisti di Arup, è stato positivo – recita la nota – In questo primo appuntamento, a cui ne seguiranno altri, è stato presentato il progetto relativo alla ristrutturazione dello stadio Franchi, anche in relazione ai requisiti Uefa per queste manifestazioni. Il dialogo si è soffermato non soltanto sul progetto relativo all’impianto sportivo, ma anche sui requisiti Eva (Economic Value Added), sul tema della mobilità pubblica attraverso le tramvie e il trasporto locale, sulla ricettività della città ad ospitare eventi di grande portata e sull’assetto delle aree urbane attorno allo stadio. Seguiranno altre interlocuzioni, fino ad arrivare al momento della presentazione della candidatura di Firenze che sarà con scadenza luglio 2026. Un ringraziamento va alla Uefa e alla Figc per questo primo incontro e per il percorso di confronto avviato».

All’incontro, come detto, hanno preso parte anche i rappresentanti della Fiorentina, ma in veste di convitato di pietra, semplici uditori senza la possibilità di dire la loro. L’insoddisfazione della Fiorentina l’aveva già espressa giorni fa con parole inequivocabili il direttore generale Alessandro Ferrari, lamentando che la società non era stata coinvolta nel progetto stadio e che, in mancanza di un accordo entro Natale, lo stadio se lo sarebbe fatto il Comune da solo. Da quel giorno non sembra che siano stati fatti passi avanti: le due parti non si sono incontrate e siamo in una situazione di assoluto stallo. In ballo ci sono soldi, tanti soldi, quelli che la Fiorentina dovrebbe mettere sul piatto se fosse coinvolta nel progetto, come dice Ferrari. A Natale manca un mese, che è come dire domani se almeno una delle due parti non ha ancora le idee chiare.

Nel corso dell’incontro di Nyon l’Uefa ha fatto solo piccoli appunti, sulla zona mista, sulla mancata copertura totale dello stadio, ma non sono punti dirimenti. Il Franchi sarà certamente pronto per gli Europei, ma la Fiorentina e i tifosi lo vorrebbero pronto molto prima. Senza i milioni di Commisso su questo non ci sono certezze.
 

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