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Lavoro e diritti

Campi, sciopero dei lavoratori di fronte al colosso Leonardo: chiedono più salario e tutele

di Elena Andreini
Campi, sciopero dei lavoratori di fronte al colosso Leonardo: chiedono più salario e tutele<br type="_moz" />

La richiesta è il rinnovo del contratto ed è scontro con Finmeccanica

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CAMPI BISENZIO. Sciopero di due ore, ieri dei lavoratori della Leonardo di Campi Bisenzio per il rinnovo del Contratto nazionale. La Leonardo è una delle più grandi azienda della zona con 1100 lavoratori nel sito campigiano, mentre sono 32mila in tutta Italia. Dalle 10 alle 12 è stato attuato un presidio davanti all’ingresso dell’azienda di via delle Officine Galileo e poi i lavoratori si sono ritrovati in corteo raggiungendo le altre realtà aziendali locali. Lo sciopero è stato attuato nell’ambito della mobilitazione nazionale dai lavoratori del settore Aerospazio-Difesa-Sicurezza, dopo la rottura del tavolo di trattativa per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro Federmeccanica/Assistal.

La posizione del sindacato

«Le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm dopo sei mesi hanno presentato una piattaforma votata dal 98% dei lavoratori – spiega Angela Torchi Rsu Fiom – mentre Federmeccanica ha pensato di rispondere con una contropiattaforma che niente ha a che vedere con la piattaforma presentata dai lavoratori». Da qui la decisione di scendere in piazza con la proclamazione di 8 ore di sciopero che per Firenze, Prato e Pistoia si è svolta a Prato lo scorso 18 dicembre, le delegate e i delegati Fim-Fiom-Uilm delle più grandi aziende del settore aerospazio-difesa-sicurezza come Leonardo, Mbda, Ge Avio, Thales Alenia Space e Telespazio, riuniti a Roma l'8 gennaio, hanno deciso di rafforzare la mobilitazione nazionale.

Aumento della parte fissa: Federmeccanica è per il no

«Le rivendicazioni – dice Torchi – riguardano il salario, la riduzione delle ore di lavoro, il diritto e la tutela dei lavoratori cosa che nella contropiattaforma di Finmeccanica non ci sono. Nella piattaforma non c’è neppure quanto riguarda gli appalti, mentre dal nostro punto di vista ci sono tematiche importanti che vogliamo portare avanti, tra queste soprattutto il salario: chiediamo una parte fissa e una parte agganciata all’inflazione, invece Federmeccanica non vuole dare niente di fisso adducendo la pesantezza degli aumenti legati anche all’energia, ma noi ribattiamo che gli aumenti ci sono stati anche per i lavoratori e per le loro famiglie». Lo slogan che ha accompagnato la manifestazione è stato «Vogliamo il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro: più salario, più diritti e tutele, meno orario di lavoro!»
 

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