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Rigenerazione urbana

Eco Park: tra due mesi il progetto e nel 2023 partirà il mega cantiere

fNella foto di Autovino una immagine della struttura abbandonata nella frazione di Ponte a Elsa
fNella foto di Autovino una immagine della struttura abbandonata nella frazione di Ponte a Elsa

Una società di ingegneria fornirà gli elaborati esecutivi per 125mila euro

28 settembre 2022
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EMPOLI. Proseguono gli step per la realizzazione del progetto Eco Park per la rigenerazione urbana dell’ecomostro di Ponte a Elsa.

Nei giorni scorsi è stato affidato l'incarico per la progettazione esecutiva: se ne occuperà la società di ingegneria AEC Partners di Castelfiorentino per l'importo di 124.800 euro. Il servizio prevede la redazione di un unico livello progettuale esecutivo, con consegna degli elaborati entro 60 giorni dalla stipula del contratto.

Ecco che, dopo l'approvazione della variante urbanistica avvenuta nel consiglio comunale del 27 luglio, il percorso continua con l'obiettivo non solo di eliminare il degrado dell'area, ma anche di dotare la frazione di nuovi servizi per la cittadinanza. Una volta completata la fase di progettazione, si passerà a quella di avvio delle gare per l'affidamento del cantiere, prevista per la fine del 2022.

In merito alla rigenerazione dell'ecomostro, il quadro economico ammonta a 5,4 milioni di euro, di cui 2 milioni di fondi europei. L'obiettivo è 'rigenerare' la struttura abbandonata in fase di costruzione, circa vent'anni fa, a seguito prima del sequestro del cantiere da parte del tribunale di Milano e poi della dichiarazione di fallimento in data 28 maggio 2004 della ditta costruttrice. L'amministrazione comunale ha provveduto ad acquistare dal curatore fallimentare la proprietà di una consistente porzione dell'immobile (oltre il 70% del complesso) nel marzo 2021 per poi redigere lo studio di fattibilità del progetto e arrivare quindi all'affidamento dell'incarico per la progettazione definitiva nell'agosto 2021. L'iter è proseguito con il via libera alla compravendita della porzione residua della proprietà privata del complesso immobiliare, approvata dal consiglio comunale nel giugno scorso, e l'approvazione della variante urbanistica, nel mese di luglio.

È prevista l'intera demolizione di tutti i corpi di fabbrica, di travi e pilastri del piano interrato con mantenimento dei soli muri laterali ed è prevista la realizzazione del nuovo fabbricato a forma di U che, per dimensioni e luoghi, rispetterà il perimetro del piano interrato, con un solo piano fuori terra alto quattro metri. Spazio poi alla sistemazione delle aree esterne, con mantenimento al piano interrato di un parcheggio pubblico con 48 posti auto e al piano terreno di zone destinate ad accogliere servizi, per una superficie coperta di oltre 1.500 metri quadri. Questa versione del progetto tiene conto anche delle osservazioni, a partire dal mantenimento del numero massimo di posti auto, proposte dai cittadini e raccolte dall'amministrazione nel corso degli incontri pubblici avvenuti a Ponte a Elsa.

«Eco Park rappresenta il più grosso investimento pubblico mai fatto sulla frazione di Ponte a Elsa - sottolinea la sindaca Brenda Barnini - porta con sé l'obiettivo di cambiare volto a un luogo di degrado rendendolo sede di spazi per socialità e servizi. Un luogo che potrà e dovrà essere attrattivo anche per chi non vive nella frazione, allontanando il concetto di periferia. Il tutto in un contesto più ampio di rigenerazione del territorio: grazie al bando Pinqua a Ponte a Elsa sono previsti anche implemento e riqualificazione della rete ciclabile esistente, la riqualificazione della copertura del palazzetto dello sport, l'efficientamento energetico degli alloggi popolari di via Caduti di Cefalonia e di via Fasolo».

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