Il Tirreno

Eccellenza

Skerma abbatte il Real Querceta, il Cecina ora sogna: 5 vittorie di fila

di Michele Falorni
La festa del Cecina dopo il triplice fischio (foto Falorni/Silvi)
La festa del Cecina dopo il triplice fischio (foto Falorni/Silvi)

I rossoblù conquistano altri 3 punti davanti a 600 spettatori e sono secondi

04 novembre 2024
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CECINA. Cose grosse. Il Cecina doma anche il Real Forte Querceta, centra la quinta vittoria di fila e vola al secondo posto in classifica a soli quattro punti dalla capolista Camaiore.

I rossoblù, ieri al “ Rossetti”, hanno vinto 1-0 davanti a 600 persone, numeri che in Eccellenza scavano la differenza. A segnare il gol del successo, Loris Skerma, che al minuto 65 incorna da calcio d’angolo e consegna ai suoi compagni d’avventura un lingotto d’oro.

Certe partite si cibano di episodi, soprattutto quando il destino, diabolico, ne orienta la trama: durante il riscaldamento, il numero 10 titolare Emanuele Rovini si è infortunato e mister Sebastiano Miano ha passato subito la sua maglia a Matteo Olivotto, modificando la linea d’attacco. Ma questo è stato soltanto il primo colpo di scena, perché nella ripresa Margherita Fioravanti – precisa e decisa – ha cacciato con il rosso diretto il portiere ospite Tommaso Luci per fallo netto da ultimo uomo sul numero nove lanciato a rete. E il gol fantasma firmato da Federico Startari al 28’, con l’estremo difensore che ha compiuto una parata strepitosa, ma forse oltre la linea bianca? Pazzesco e fiabesco.

Comunque: al triplice fischio, tutti con i pugni alzati sotto la tribuna lato monte e festa negli spogliatoi in nome e per esclusivo conto dell’Omino di ferro, il simbolo della città e della società.

Siamo a novembre con la temperatura di fine settembre, ma questo è un dettaglio. I rossoblù attaccano in branco, domando avversari, tensione e qualche fischio. La manovra non è perfetta perché i versiliesi srotolano fitti reticolati di filo spinato da cui è difficile sfilarsi. Il primo squillo è la sassata di Andrea Brizzi che da 25 metri sfiora la traversa al 23’, cinque minuti prima che Mohamed Diagne scodelli al centro e Startari incocci, con Luci in volo a ribattere il cuoio (già dentro?). Sull’altra sponda, Leonardo Cappellini chiude stendendosi sulla sventola di Riccardo Scarpa. In tribuna, intanto, urlano che pure in questo campionato serve il Var.

I cambi del Real Forte Querceta aprono la seconda frazione, dove al 63’ Filippo Panicucci, ricevuto il pallone a destra, accelera e dal limite calcia deciso timbrando la traversa. Non c’è un attimo di tregua e Nakara Fofana, entrato al posto di Olivotto, vince due scontri e impegna il portiere con un rasoterra che brucia l’erba.

Il conseguente corner vede Skerma saltare più in alto di tutti e gonfiare il sacco: 1-0 e tribuna pronta a esplodere. Sbaglia chi pensa che sia finita, perché Brizzi (83’) riceve a sinistra, salta un avversario ma tira a lato. Poi, l’espulsione di Luci (87’) e Filippo Panicucci che prende il suo posto ribattendo di pugno la punizione di Edoardo Giannini. Al 95’, la signora Fioravanti dice basta e al “Loris Rossetti” iniziano i brindisi, tra strette di mano e sogni. Un tè freddo, grazie.


 

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