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Concessioni, iniziative e bandi: a Cecina nasce l’associazione di balneari

Concessioni, iniziative e bandi: a Cecina nasce l’associazione di balneari<br type="_moz" />

Gli operatori uniti per tenere i rapporti con l’amministrazione

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CECINA. Sulla riviera romagnola, e perfino in Versilia, esistono da sempre. Associazioni di balneari, gestori di stabilimenti, titolari di concessioni, che si uniscono per far sentire la propria voce, parlare con le amministrazioni, ma anche per gestire servizi e organizzare eventi. Adesso anche Cecina ha scelto di andare in questa direzione. L’associazione si chiama Abc, associazione balneari Cecina e già ad aver aderito sono diversi gestori di bagni delle Gorette e di Marina. Il presidente è Alberto Nencetti (bagno Ippocampo) , mentre i vice presidenti sono 4, due per le Gorette e due per Marina: Elia Rossetti (Spot 1) , Francesco Gattai (Gatto Nero) , Elia Lotti (Settebello), Silvia Frassinelli (bagno Armida). Hanno un consulente legale, l’avvocato Letizia Cecconi, e hanno definito il proprio statuto.

«Non siamo un’alternativa ai sindacati», tengono a chiarire. «Siamo apolitici e apartitici. La necessità di unirci deriva soprattutto dalla questione Bolkestein e concessioni, dal bisogno di dialogare con l’amministrazione in vista delle eventuali gare e di tutelare i nostri diritti». Ma la neonata associazione pensa anche oltre. «Si tratta di provare a fare rete d’impresa. Un’associazione ci permetterà di pensare di gestire servizi, di partecipare a bandi, di organizzare eventi, di condividere le spese quando si tratta di interesse collettivo e di sostenerci a vicenda. Rispetto ad altre realtà, ce ne rendiamo conto, siamo in netto ritardo e non inventiamo niente di nuovo. Ma finalmente ce l’abbiamo fatta».

I timori e l’incertezza legati alla dibattuta questione delle concessioni hanno fatto da leva decisiva. Anche perché la questione concessioni è ancora parecchio ingarbugliata. A Cecina in particolare quasi tutti i balneari hanno presentato ricorso, singolo o di gruppo, contro la cancellazione della scadenza al 2033. I Comuni hanno tempo fino alla fine del 2027 per fare le gare e tutto sembra fermo in attesa che vengano definite a livello nazionale le modalità con cui queste gare devono essere fatte, senza le quali c’è il rischio concreto di vederle annullare o trovarsi sommersi di ulteriori ricorsi e contestazioni. Ma il tempo scorre e la data “x” si avvicina. Nel frattempo le sentenze che si susseguono, come quella che nega l’indennizzo ai balneari, complicano ancora di più le cose. «A Cecina tra l’altro c’è una situazione estremamente eterogenea e frammentata – spiegano -. Ci sono spiagge private con piccoli tratti pubblici. Ci sono bagni, come l’Ippocampo, dove c’è già una gara del demanio vinta per una parte di concessione. È tutto molto complesso e riteniamo che sia fondamentale che chi da anni, molti fa decenni, lavorano sulla spiaggia debbano con la propria esperienza e competenza avere un dialogo con le istituzioni».

Da statuto possono far parte dell’associazione esclusivamente i titolari delle concessioni, in forma singola o di impresa, e non è escluso che in futuro possa allargarsi e estendersi, andando a coinvolgere anche balneari dei comuni limitrofi, diventando un’associazione balneari della costa etrusca. Ma prima c’è il nodo cruciale delle concessioni da affrontare. Un nodo che, finché non sarà sciolto, limita inevitabilmente anche il possibile sviluppo di nuovi servizi.l
 

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