Spiagge Bianche, entra in un camper per rubare e accoltella il proprietario: chi è il 52enne arrestato
Rosignano, è accusato di rapina danneggiamento lesioni personali e porto di armi od oggetti atti a offendere
ROSIGNANO. Prima avrebbe danneggiato il finestrino di un camper per rubare un orologio e dei monili di metallo nascosti all’interno, poi – scoperto dal proprietario – nel tentativo di scappare lo avrebbe accoltellato a una mano, provocandogli lesioni guaribili, secondo la prognosi ospedaliera, in sei giorni.
È con le accuse di rapina impropria, lesioni personali, danneggiamento e porto di armi od oggetti atti ad offendere che sabato scorso i carabinieri della Compagnia di Cecina, comandati dal capitano Domenico Grieco, hanno arrestato a Vada, in un parcheggio vicino alle famosissime Spiagge bianche, il cinquantaduenne tunisino, residente a Livorno, Lofti Ben Slim Bakouche, difeso dall’avvocata Alessandra Natale. I militari dell’Arma, intervenuti sul posto dopo la chiamata al 112 con i colleghi della stazione di Rosignano Solvay, lo hanno fermato in flagranza di reato.
La vittima è uno straniero che vive lì. La ricostruzione Bakouche avrebbe colpito con il coltello – modello a serramanico, lungo 17 centimetri, di cui otto di lama metallica – il proprietario del camper subito dopo essere stato scoperto a rubare i monili e l’orologio, «in modo non equivoco ad assicurarsene il possesso e garantirsi l’impunità, usando minaccia e violenza», si legge negli atti della pubblico ministero titolare del fascicolo, Sabrina Carmazzi.
Il coltello lo nascondeva in tasca e lo ha tirato fuori nel momento in cui ha voluto impedire alla vittima di fermarlo. Per entrare all’interno del mezzo, che si trovava parcheggiato in un’area di sosta vicino alle Spiagge bianche, ha danneggiato un finestrino laterale e una tendina utilizzata per ripararsi dal sole. Subito dopo l’aggressione il proprietario è stato accompagnato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Cecina, dal quale è stato poi dimesso con sei giorni di prognosi per una lesione «alla base del secondo raggio della mano destra», si legge nel referto sanitario, che rivela anche un comprensibile «stato ansioso», lamentato dallo straniero vittima dell’episodio a pochi passi dal mare. La convalida Per questo, Bakouche, è stato fermato in attesa delle decisioni di palazzo di giustizia.
Per lui, ieri mattina, nel tribunale livornese di via Falcone e Borsellino si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto in flagranza di reato, poi confermato dal giudice per le indagini preliminari Ottavio Mosti. La pubblico ministero la settimana scorsa di turno in procura per gli atti urgenti, Sabrina Carmazzi, per lui aveva chiesto la custodia cautelare in carcere per il pericolo di reiterazione del reato, disposta dal giudice.