Calcio: Serie B
Cecina, la pasticceria Silvia raddoppia: il nuovo locale, l’apertura no stop e il progetto per crescere ancora
L’inaugurazione è prevista per la primavera. E per Natale si punta sul chilometro zero
CECINA. La pasticceria Silvia raddoppia e apre un nuovo locale, sempre a Cecina. L’inaugurazione ci sarà a primavera: per il momento il luogo rimane riservato in attesa che si chiudano gli ultimi dettagli della trattativa. Non sarà una pasticceria identica a quella di via Circonvallazione ma un’attività quasi no stop con spazi per aperitivi e dopo cena. «Saremo aperti dalla colazione fino al post cena con spazi per il tempo libero e lunghi aperitivi che sfociano nella tarda serata», raccontano Anthony e Matteo Carciola che, con la sorella Mery, gestiscono la pasticceria cecinese di famiglia. Un locale che ogni anno prepara ben 170mila caffè. Un record per una piccola città, ancorché turistica.
Nel locale è un via vai continuo di clienti, il rumore della tazzine fa da sottofondo, mentre i due fratelli, 30 e 32 anni, parlano del loro desiderio di investire, di crescere fino a creare un brand diffuso su tutta la Costa degli Etruschi. «Credo che il successo che abbiamo ottenuto sia dovuto al fatto che siamo giovani e che quindi siamo entusiasti di quello che stiamo facendo. Non ci fermiamo mai. Il nostro desiderio è quello di creare una sorta di catena di pasticcerie e locali, con una stessa identità anche se con un servizio leggermente diverso, in direzione Nord. Un progetto di ampliamento, quasi un sogno, che parte da Cecina e passa per Vada, Rosignano, Pisa e Lucca», raccontano i due fratelli assieme a Federico Giovannoni, consulente strategico della società.
«Il momento è adesso per investire», dice Matteo Carciola ricordando come l’ampliamento dell’attuale pasticceria sia stato fatto proprio durante il Covid, in uno dei momenti più rischiosi. Un’operazione quella della pasticceria Silvia che non è solo marketing. Anzi, tutt’altro. Per la famiglia Carciola si parte sempre dal prodotto e dallo studio della sua lavorazione mai lasciata al caso e sempre inserita in un percorso di rinnovamento.
Un esempio ne è il nuovo panettone di lievito madre con albicocca e zafferano. «Dopo aver utilizzato il lievito madre nei prodotti per la colazione – racconta Anthony, pasticcere ed erede del babbo – ora abbiamo deciso di trasferirlo anche nei lievitati. È un ritorno al passato, un tempo era la base di ogni preparazione, ma con tutte le migliorie frutto del confronto continuo con i pasticceri più importanti a livello mondiale. Non mi accontento mai, cerco di fare sempre meglio».
E il panettone del Natale 2024 è proprio frutto di questo: portare sulle mensole un prodotto buonissimo e delicato che ha però anche una filosofia.
«Lo zafferano è prodotto dall’azienda agricola Lo Zaffo di Sassetta, l’azienda di mia cugina. È a chilometro zero e soprattutto racconta una storia. Una storia di famiglia, la storia di un territorio», dicono i fratelli che sono proprietari anche di altre aziende agricole, alimentari e della ristorazione. «Sarà un panettone a numero limitato, appena 50, che si potrà prenotare sia direttamente in pasticceria sia sul nostro sito».