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Il Molino, la residenza di Rosignano riapre: il punto della situazione

di Claudia Guarino

	La residenza di Rosignano
La residenza di Rosignano

Dopo il via libera per il primo piano, sbloccati altri 17 posti

22 luglio 2024
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ROSIGNANO. La residenza Il Molino può tornare in piena attività. Perché, dopo l’ok alla riapertura del primo piano, è arrivato anche il via libera per il resto della struttura. Il tutto a seguito del parere positivo della competente commissione Asl e dopo la firma da parte del sindaco di Rosignano della relativa ordinanza, datata 19 luglio. Proseguono, intanto, le indagini coordinate dalla procura a seguito della morte – dopo l’esondazione del Botro Sanguigna – dell’83enne Giovanna Innocenti. Ma andiamo con ordine.

L’alluvione

Il 2 novembre del 2023 forti piogge causarono lo straripamento del fosso vicino alla residenza e l’acqua invase parte della casa di riposo Il Molino, al Chiappino di Castelnuovo della Misericordia. Dopo il decesso di un’ospite della Rsa, la procura di Livorno aprì un’inchiesta per omicidio colposo e dispose il sequestro della struttura. Dopodiché è stato l’allora sindaco di Rosignano Daniele Donati a imporre, tramite un’ordinanza, la sospensione completa delle attività della Rsa, dove sono cominciati una serie di accertamenti da parte dell’Asl tramite la commissione di vigilanza sulle strutture socio sanitarie.

La prima riapertura 

Nel maggio scorso la commissione di vigilanza ha dato parere favorevole alla ripresa delle attività, dunque Il Molino ha potuto tornare ad accogliere ospiti. «Ma solo nelle camere collocate al primo piano», dove ci sono otto posti letto. Mentre le camere del pian terreno (quelle che sono state invase dall’acqua) non risultavano ancora idonee «sotto il profilo del comfort e della salubrità per elevata umidità». È stata dunque decisa tutta una serie di prescrizioni volte a rendere di nuovo agibile anche l’altra parte della struttura, quella che è stata invasa dall’acqua.

La seconda riapertura

La commissione di vigilanza ha poi continuato i sopralluoghi e l’11 luglio ha riscontrato che le condizioni della struttura erano tali da poter esprimere un parere positivo sulla eventuale prosecuzione delle attività all’interno della Rsa. Ne è stata quindi data comunicazione al Comune di Rosignano, come da prassi, e venerdì scorso ecco la firma dell’ordinanza con cui il sindaco Claudio Marabotti «consente alla società Il Molino la riapertura della struttura della Rsa denominata Il Molino per ulteriori 17 ospiti non autosufficienti, fino a un massimo di 25 ospiti non autosufficienti, come da autorizzazione comunale». In realtà nella struttura attualmente ci sono otto posti letto al primo piano e dieci posti al pian terreno. Ed è probabile che, almeno nell’immediato futuro, non si vada oltre i 18 ospiti accolti in struttura. Pubblicata l’ordinanza, ora al gestore della casa di riposo non resta che riaprire anche il piano che fino a ora era rimasto interdetto. Nel frattempo, lo ricordiamo, è ancora in corso l’inchiesta (con due indagati) aperta dalla procura con lo scopo di accertare se il 2 novembre siano state rispettate tutte le norme di sicurezza.

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