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Cecina

Mancano operatori socio-sanitario e la dialisi è a rischio chiusura: la denuncia del sindacato infermieri

Mancano operatori socio-sanitario e la dialisi è a rischio chiusura: la denuncia del sindacato infermieri

27 settembre 2022
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CECINA. La Dialisi di Cecina a rischio chiusura per la mancanza di operatori socio-sanitari. La denuncia arriva dal sindacato infermieri Federazione sindacati indipendenti -Usae.

«Dialisi, all’ospedale di Cecina, avrebbe in turno per il prossimo mese 5 operatori socio sanitari ma neanche uno di questi è al 100%. Tre sono in aspettativa, uno manca del tutto e un quinto è un ausiliario, non può svolgere tutti i compiti che spettano ad un oss, e quindi non può essere considerato effettivo ma in più sul turno. Questa è la situazione che si evidenzia dal mese di ottobre ma perdura da qualche mese», spiega il segretario territoriale del sindacato Abu Akram che ha provveduto a scrivere alla direzione ospedaliera.

La mancanza di personale all’interno dell’ospedale di Cecina quindi riguarda non solo il personale medico e infermieristico.

« L’Oss è personale professionale con mansioni specifiche. Non si può contare sulla disponibilità di infermieri per coprire le assenze anche perchè in questo modo si va a mettere a rischio tutti il processo assistenziale, la salute degli operatori e quella degli assistiti».

Si tratta di un problema di copertura e sostituzione di lunghe assenze.

Il sindacato di infermieri Fsi-Usae ha quindi dichiarato lo stato di agitazione dal momento che le risposte della direzione ospedaliera alla segnalazione del sindacato sono risultate “non sufficienti”.

«Si ricorre all’apporto temporaneo di operatori socio sanitari provenienti da altri reparti per permettere di coprire i turni mancanti ma le ferie estive sono finite e le assenze per lunghe malattie dovrebbero essere gestite diversamente».

L’allarme coinvolge molti ospedali e non solo in Toscana dove risulta marcata carenza di operatori socio sanitari. Deficit chepuò porovocare disagi a catena. Molti professionisti si ritrovino pure ad occuparsi di attività spettanti all’Oss, col rischio di un conseguente e inevitabile abbassamento della qualità assistenziale.
 

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