Il Tirreno

Il bar dello stadio si tinge di rosa e si punta alla squadra femminile

di Michele Falorni
Il bar dello stadio sempre più luogo di incontro
Il bar dello stadio sempre più luogo di incontro

Lavori in corso e grandi progetti per il Gs Solvay 1922

26 settembre 2022
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ROSIGNANO. Quante volte: “un caffè, per favore”. Il bar dello stadio, a tutte le latitudini, non è solo un punto di passaggio, ma luogo di incontro.

Nel caso specifico, quello del Rosignano calcio è a un passo dall’ingresso del mitico “Ernesto Solvay” e a due dalla tribuna coperta. La storia insegna che davanti alla tazzina si discute, si analizza la partita tra primo e secondo tempo e si recupera la voglia di stare insieme, oggi tradotta con socialità.

Il termine è la conseguenza della pandemia, che per due anni interi ha azzerato i campionati e stravolto la vita, cambiando per sempre consolidate abitudini.

Al banco ci sono tante ragazze: bene. Un giorno, avranno la squadra. Il progetto è in cantiere. Gabriele Nelli è al timone della società da luglio e su certe tradizioni scommette per sviluppare nel tempo un punto di aggregazione e visione, piacevole e confortevole. Se nell’immaginario collettivo esistono una stanza o, in alternativa, uno spazio all’aperto in cui misurarsi e confrontarsi, quello è il bar sport. Anche se non si chiama così, perché determinati riti sono comunque scolpiti nella memoria.

Ieri erano patrimonio degli uomini, ma con l’arrivo delle donne in magliette multicolori e pantaloncini e il conseguente sviluppo del movimento a ogni livello il quadro è cambiato. Ci sono anche loro, con il giornale aperto, l’espresso bevuto al volo e qualche consiglio sulla formazione da schierare. Hanno imparato dagli uomini, bercia qualcuno. Risposta secca a sorriso aperto: “E allora? ”

«Il bar è nato apposta – dice il presidente – per coesistere e sviluppare la convivialità. Penso a quante mamme, mattina e pomeriggio, passano in viale della Repubblica, per portare o riprendere i figli a scuola. A pochi metri ci sono lo skate park e gli impianti sportivi. Perciò pensiamo di aprirlo ogni giorno, affinché chi viene prenda un bombolone, faccia merenda e si gusti la tazzina. Non cuciniamo pizze o altri piatti, ma ci limitiamo a servizi semplici, com’è sempre stato. Abbiamo tanti ragazzini che si allenano durante la settimana e i loro genitori possono seguire gli allenamenti. Insomma, vogliamo inquadrarlo nella vita della comunità».

Il piano operativo è ampio: il vicepresidente Paolo Rotelli è salito a Palazzo civico e in via informale ne ha già parlato con gli amministratori. In settimana è prevista una riunione del consiglio in cui i dirigenti prepareranno il progetto da presentare a breve in Comune. Una proposta che punta all’apertura continuativa entro la fine di quest’anno, visto che non mancano le possibilità. Un’idea che ad esempio il Cecina calcio ha messo in pratica da tempo e che per tutti si riassume nella capacità di creare aggregazione oltre il fine settimana dedicato per tradizione agli incontri del campionato. La presenza a Rosignano delle scuole e dei parchi pubblici aiuta. «Ben vengano le donne – conclude Gabriele Nelli – è un piacere ospitarle al campo, che noi abbiamo in concessione dieci anni. Il nostro programma prevede pure la costituzione di una squadra femminile». La parità assoluta, insomma. Siamo nell’anno del centenario, che il sodalizio festeggerà dopo le elezioni di fine mese.

Un secolo di vita conferma che il tempo è andato di pari passo con la storia biancoblù, già pronta ad arricchirsi con nuove prospettive.
 

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