Il Tirreno

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Sos sicurezza

Furti a raffica in centro, svaligiata la casa di un ristoratore

di Gabriele Buffoni
Lo stato della cameretta
Lo stato della cameretta

Camaiore, il titolare dell’osteria “Da Marchino” fu vittima dei ladri anche nel suo locale in pieno centro

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CAMAIORE. Due volte vittima dei ladri nell’arco di un paio di mesi. Prima nella sua attività, l’osteria Da Marchino in pieno centro a Camaiore, infine – pochi giorni fa – nella sua abitazione. Per Marco Dini, meglio conosciuto in paese appunto come “Marchino”, è stato un periodo da bollino nero. Ed è proprio dalla sua (brutta) esperienza che emerge ancora una volta l’allarme furti nel centro del paese di Camaiore. Da tempo infatti la situazione ha assunto particolari preoccupanti, con numerose attività commerciali (non solo ristoranti ma anche gelaterie, bar e negozi) che sono finite nel mirino dei malviventi, così come abitazioni private.

A questi episodi si aggiungono poi altri casi di violenza e di comportamenti sicuramente incresciosi che non fanno che alzare l’asticella per quello che riguarda il problema sicurezza sul territorio.

In casa

L’ultimo episodio, appunto, è capitato ancora a Marco Dini nella sua abitazione. «Eravamo tutti in vacanza, siamo rientrati solo sabato pomeriggio – racconta il noto ristoratore camaiorese – e ci siamo accorti subito che qualcosa non andava perché mancava del tutto la serratura. La sera prima evidentemente, sapendo che non eravamo in casa, hanno deciso di colpire. Non c’era molto da rubare: hanno messo tutto a soqquadro – racconta Dini – ma alla fine hanno portato via un paio di scarpe, qualche braccialetto e un po’ di contanti: non più di mille euro di refurtiva, se vogliamo quantificare. Più che altro – spiega – è lo shock che ne è seguito: ho tre figli, ora hanno tutti paura a rimanere in casa da soli, specialmente la sera. Perché comunque casa nostra è stata violata. Per questo, come già al ristorante, ho subito provveduto in questi giorni a mettere allarme e telecamere per prevenire eventuali altri furti».

Il precedente

Due mesi fa, circa, il colpo all’osteria Da Marchino. «In quel caso abbiamo anche le immagini, le ho presentate insieme alla denuncia ai carabinieri – racconta Dini – la refurtiva fu poca, un centinaio di euro dalla cassa e un paio di bottiglie di vino, ma i danni furono ingenti: circa duemila euro, tra l’anta della porta d’ingresso che era stata forzata e il registratore di cassa, nuovo, che era stato completamente distrutto».

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