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Da domani in regalo con Il Tirreno la storia della musica di Carnevale

di Claudio Vecoli
Da domani in regalo con Il Tirreno la storia della musica di Carnevale

Da “Su la coppa di champagne” a “Come un coriandolo”, dodici puntate con le canzoni che hanno caratterizzato la colonna sonora della nostra festa

03 febbraio 2023
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Da “Su la coppa di champagne” ai “Coltellacci”, da “Maschereide” a “Delafia”, da “Oh Viareggio bella fata” a “Siamo sul carro”. Senza dimenticare “Come un coriandolo” e tantissimi altri successi che hanno fatto da colonna sonora alla straordinaria storia del Carnevale di Viareggio. In occasione dei 150 anni della festa più amata, Il Tirreno ha voluto fare un regalo supplementare ai propri lettori. A partire da domani, tutti i sabati e le domeniche di febbraio (e, in parte, anche di marzo) insieme alla copia del giornale regaleremo una storia della musica del Carnevale di Viareggio dalle origini ai giorni nostri. Dodici dispense scritte da Claudio Vecoli che - divise in altrettanti capitoli - racconteranno la nascita e l’evoluzione di uno degli ingredienti più gustosi del Carnevale: le canzoni. Spazio dunque alla storia, ai personaggi, agli aneddoti e alle curiosità, ma in ogni uscita ci sarà spazio anche per testi e spartiti dei brani più celebri che sono entrati a far parte del patrimonio della manifestazione. Il primo appuntamento è per domani con il capitolo dedicato alle origini e con il testo e lo spartito di “Su la coppa di champagne”. Poi risaliremo gli anni fino ad arrivare al Festival di Burlamacco con cui si chiuderà la nostra storia della musica. Oggi vi anticipiamo l’introduzione. Buona lettura.

«Viareggio è la città a cui è dedicato il maggior numero di canzoni in Italia dopo Napoli». Difficile dire quanto questa affermazione sia suffragata da riscontri oggettivi e quanto vi sia invece di suggestione mista a leggenda. Ma non c’è dubbio che i brani musicali che hanno Viareggio come protagonista sono davvero un numero considerevole. Specie se rapportiamo questo dato alle dimensioni medio-piccole della popolazione che vi risiede. Una “anomalia” che ha una sua spiegazione tutto sommato semplice e immediata: il Carnevale di Viareggio. È infatti grazie alla sua festa più importante e ai tanti eventi che vi ruotano intorno se sono state scritte centinaia di canzoni regolarmente registrate alla Siae che contengono la parola Viareggio o che comunque fanno esplicito riferimento alla sua manifestazione principe. Un numero per altro destinato a crescere negli anni in virtù delle iniziative a carattere musicale (l’ultima in ordine di tempo il Festival di Burlamacco) che vengono organizzate edizione dopo edizione.

Naturalmente non tutte raggiungono la popolarità e il successo, ma in questi primi 150 anni del Carnevale di Viareggio sono molte le canzoni che sono entrate a far parte del patrimonio culturale e folkloristico cittadino e che è facile ascoltare (e canticchiare) durante i corsi mascherati, le feste rionali, i veglioni in maschera o anche in occasione di serate danzanti “fuori stagione”. Ritornelli gioiosi che chi abita a Viareggio conosce a memoria fin dalla più tenera età, ma che nei casi più fortunati sono riusciti a varcare anche i ristretti confini versiliesi. Tanto da diventare dei veri e propri inni della città.

Ebbene, in occasione dei primi 150 anni del Carnevale di Viareggio abbiamo voluto raccontare ai nostri lettori questo aspetto tutt’altro che marginale della più importante manifestazione della città pubblicando i testi di alcune delle più conosciute canzoni di tutti i tempi e abbinandoli ad una sintetica storia musicale del Carnevale di Viareggio ricca di personaggi, aneddoti e curiosità. Il tutto con una particolare attenzione proprio alle origini. Per farlo siamo stati costretti a fare necessariamente delle scelte (anche dolorose), selezionando i brani che abbiamo ritenuto più significativi. Ne è nata questa pubblicazione che è un piccolo contributo all’album della memoria nell’edizione in cui si celebra il primo secolo e mezzo della festa.


 

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