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Viareggio, auguri Rizieri: compie 85 anni la cattedrale laica di pizza e cecina

Viareggio, auguri Rizieri: compie 85 anni la cattedrale laica di pizza e cecina

La festa per celebrare l’anniversario del famoso locale: una storia di successo iniziata nel 1938 con un’attività un po’ diversa dall’attuale

31 gennaio 2023
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VIAREGGIO. Con quel nome che pare un cognome, rimane in mente con facilità. Di sicuro la pizza e la cecina di Rizieri sono uno degli elementi caratteristici di Viareggio: di fronte al bancone si formano code perenni e ossequiose, di viareggini e non, per mettere sotto i denti le fette ancora fumanti. Quasi una religione, con tutto il rispetto.

La famosa “Pizzeria da Rizieri” di via Battisti domani festeggia 85 anni: un anniversario importante – tra l’altro in concomitanza con i 150 anni del Carnevale di Viareggio – che sarà celebrato in maniera semplice da Alessio e Luca Frati e dal loro staff. Con una grande torta, le candeline, il brindisi e l’affetto di quanti ne apprezzano quotidianamente le specialità.

La cerimonia si terrà alle 16 nella stessa pizzeria e tutti sono stati invitati a condividere questo momento di festa e di memoria di tanti anni di lavoro e di soddisfazioni, ricordando chi ha contribuito al raggiungimento di un simile traguardo e guardando al futuro con ottimismo.

Nota oggi soprattutto per la pizza e la cecina – anche se pure il ristorante è molto apprezzato – la pizzeria Rizieri nacque il 1° febbraio del 1938 per volontà di Rizieri Quiriconi, 34enne originario di Ponte Buggianese (Pistoia), che in realtà all’inizio aveva aperto un’attività variegata: in una pubblicità nel numero di giugno 1939 del mensile Humana, rivista popolare mensile d’igiene, Quiriconi appare come titolare della “Gelateria moderna” di piazza Vittorio Emanuele (oggi piazza Nieri e Paolini) che però tra le specialità proponeva anche “pizza napoletana”, “castagnacci” e “bomboloni”.

Da ragazzo, Rizieri Quiriconi aveva lavorato come garzone di una bottega che vendeva prodotti da forno, girando con le consuete teglie metalliche da 70 centimetri di diametro dove ancora oggi si cuoce la cecina nel poderoso forno a legna della pizzeria.

Dal 1938 al 1959 Rizieri Quiriconi mantenne la pizzeria da solo; nel 1959 gli subentrò Lido Seghetti, che mantenne le quote fino al 1983. Intanto nella prima metà degli anni Sessanta erano entrati a lavorare con Seghetti due giovani: Enzo Frati e Dino Franceschini. Questi ultimi diventarono anche parenti sposando due sorelle – Sonia e Franca – e nel 1983 divennero proprietari della pizzeria. Poi Dino Franceschini nel 2006 andò in pensione lasciando a Enzo Frati le redini del locale, che avrebbe mantenuto fino al giugno del 2020, quando è mancato all’affetto dei suoi cari.

È quindi alle capacità, all’amore per il proprio lavoro e allo spirito di Enzo Frati che si deve l’assetto attuale della pizzeria e gran parte del successo, con la società di gestione sin dal 2014 affidata ai figli Alessio e Luca e il ristorante che ha nella loro mamma, Sonia, il perfetto direttore della cucina.

Rizieri, come detto, è un luogo quasi sacro: quasi la “cattedrale” della cecina. Gli ingredienti – spiegano dalla pizzeria – sono semplici: farina di ceci, acqua, sale, olio extravergine di oliva e cottura nel forno nel grande e suggestivo a legna. «Casomai sono la qualità del prodotto base e le dosi degli ingredienti a fare la differenza», si aggiunge. La pizzeria Rizieri di Viareggio è nota soprattutto per la cecina, oltre che per la pizza: ogni settimana vengono consumati tra i 60 e i 70 chili di farina di ceci di alta qualità proveniente da Pegli, vicino Genova.

Con una storia che arriva da lontanissimo, in perenne sospensione tra leggenda e storia, ieri come oggi la cecina si gusta caldissima, con pepe o senza, da sola o “alla viareggina”, cioè come imbottitura di un trancio di focaccia morbidissima. Secondo Alessio e Luca Frati «la cecina da sola “vale” il 50% del successo del locale, mentre l’altra metà lo deve sia alla pizza, sia al ristorante. In particolare quest’ultimo nel menù propone vari piatti: dal baccalà alla livornese ai “tordelli” fatti in casa, fino alla zuppa di polpo e seppie, tanto per citare i più richiesti e apprezzati».

Nonostante tutto, la pizzeria Rizieri resta uno dei luoghi top per la cecina, segnalato sulle guide turistiche ed enogastronomiche, recensito talvolta in termini trionfalistici perché la cecina – tipica specialità della costa toscana e ligure – da “Rizieri” può diventare un’esperienza, più che un semplice cibo.

«Il nostro orgoglio? – dice Alessio Frati – Senza dubbio vedere che c’è anche chi si fa il selfie sotto l’insegna della pizzeria. La nostra è una clientela varia, formata da generazioni che dagli anni Sessanta arriva sino ai giorni nostri. E se 85 anni dopo l’apertura del locale siamo sempre qui, pronti a celebrare questo traguardo, significa che abbiamo lavorato bene e che la festa del 1° febbraio sarà anche il modo più consono per ringraziare chi ci ha preceduto».


 

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