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Abetone, ponte dell'Immacolata super per i ristoranti: «Presi d’assalto: in un giorno oltre 400 pizze. Ma è difficile trovare personale»

di Carlo Bardini

	Le sorelle Elena e Morena Santi del “Self Service Val di Luce”
Le sorelle Elena e Morena Santi del “Self Service Val di Luce”

Il racconto delle titolari del “Self Service Val di Luce”: «Costrette a mandare via i clienti»

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ABETONE. Più di quattrocento pizze sfornate nella giornata di domenica. Costretti a mandare via moltissimi clienti per mancanza di posto o per non farli aspettare troppo. Pienone a pranzo e cena per tutto il fine settimana dell’Immacolata. Sono ben contenti dell’afflusso di turisti arrivati fino ad Abetone e Val di Luce, ma certo non si aspettavano un numero così alto di sciatori e non. La stessa titolare, Elena Santi lo ha definito «un fine settimana col botto». Siamo in Val di Luce al “Self Service Val di Luce” ed Elena e la sorella Morena raccontano il bilancio di questi tre giorni in cui il comprensorio abetonese è stato preso d’assalto.

«Non ricordiamo un’Immacolata così da diverso tempo-raccontano le due sorelle che gestiscono la struttura a conduzione famigliare-forse due anni fa perché aveva fatto un po’di neve, ma crediamo che bisogna andare ancora più indietro nel tempo. Non riuscivamo a stare dietro a tutti i clienti che entravano per mangiare. Sia a pranzo che a cena».

Sia di giorno che di sera le sorelle Santi mettevano mino a tavola più di 150 persone, ma, forse, ad altrettante hanno dovuto rinunciare. «Qualche posto in più lo potevamo anche organizzare-affermano Elena e Morena-ma a noi piace accontentare i nostri clienti e sappiamo che dopo un certo numero non è possibile effettuare, come invece desideriamo, una buona gestione del cliente. Anche perché un certo tipo di servizio è un segno di qualità».

Ed è anche per questa ragione che l’approvvigionamento alimentare è bastato ma solo perché hanno saputo gestire il numero dei clienti senza farsi ingolosire rischiando poi di restare senza le necessarie materie prime. «Basti pensare che domenica – proseguono-tra il pranzo e la cena abbiamo fatto più di quattrocento pizze. Numeri che per l’Immacolata, almeno negli ultimi tempi, non sono così comuni».

E poi le due sorelle toccano anche un argomento particolare che, visto che la stagione invernale è praticamente iniziata, non è da sottovalutare. «Inoltre dobbiamo dire che c’è carenza di personale-affermano-e non è così facile trovare maestranze disponibili, per vari aspetti (dalla cucina alla sala ndr). Così abbiamo lavorato per questi tre giorni con quello che avevamo a disposizione e rimboccandoci tutti le maniche, come del resto facciamo sempre. Lo abbiamo superato bene lavorando con attenzione, ma ribadiamo il fatto che la stagione quest’anno è iniziata davvero in maniera anticipata rispetto al passato e con un vero assalto». In effetti tutti i ristoranti hanno lavorato molto bene ed hanno registrato il pienone per tre giorni interi, sia per il pranzo che per la cena. 
 

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