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Siti porno, in Italia da oggi (12 novembre) l’obbligo della verifica dell’età – Come funziona

di Redazione web

	(foto di repertorio)
(foto di repertorio)

Il Codacons però osserva: «Un divieto che rischia di essere facilmente aggirato e che potrebbe non produrre gli effetti sperati»

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Da oggi, 12 novembre, scatta per i minori lo stop all’accesso a 48 note piattaforme specializzate in pornografia.

  • Qui di cosa parliamo

Agcom

Come si legge sul sito dell’Agcom, infatti, «dal 12 novembre i menzionati soggetti che diffondono in Italia immagini e video a carattere pornografico, a prescindere dal paese di stabilimento, sono tenuti a verificare la maggiore età degli utenti, assicurando un livello di sicurezza adeguato al rischio e il rispetto della minimizzazione dei dati personali raccolti in ragione dello scopo».

Il Codacons

Lo ricorda il Codacons, che sottolinea come da oggi, 12 novembre, i più famosi siti porno saranno inaccessibili ai minorenni, grazie a un sistema di riconoscimento dell'età anagrafica degli utenti che bloccherà in automatico l’ingresso a chi ha meno di 18 anni. A partire dal prossimo 31 gennaio, invece, l’Agcom potrà esercitare il proprio potere di vigilanza anche verso operatori con sede fuori dai confini nazionali.

«Un divieto però che rischia di essere facilmente aggirato e che potrebbe non produrre gli effetti sperati. Oggi, infatti, video e immagini a sfondo sessuale vengono divulgati anche attraverso social network o app di messaggistica come Telegram, piattaforme alle quali i minori possono accedere facilmente e senza alcuna restrizione – osserva l’associazione – Va poi considerato che il divieto per i siti individuati dall’Agcom vale per i minori che accedono a tali piattaforme dall’Italia, ma simili blocchi non sono previsti all'estero. Questo significa che tramite una VPN (Virtual Private Network) è possibile connettersi a un server remoto che assegna un indirizzo IP di un altro Paese e aggirare facilmente il blocco italiano». «Va infine considerato che bloccare 48 portali su un bacino sterminato di siti porno esistenti non impedirà certo ai minori di fruire di tali materiali», conclude il Codacons.

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