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Il Carnevale di Viareggio debutta by night: sfilata monopolizzata dalla guerra in Ucraina – Video

di Simone Pierotti
Il Carnevale di Viareggio debutta by night: sfilata monopolizzata dalla guerra in Ucraina  – Video

Viareggio celebra il Carnevale numero 150 con grande folla e alberghi pieni

04 febbraio 2023
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VIAREGGIO.Che Burlamacco, la maschera ufficiale del Carnevale di Viareggio, abbia il costume bianco e rosso come i colori ufficiali della Toscana l’aveva già sottolineato in passato, il presidente Eugenio Giani. Epperò ha avuto senso ribadirlo ieri, dal palco di piazza Mazzini sulla Passeggiata: perché il Carnevale, che con una sfilata di carri battezzata dal sole ha iniziato nel modo migliore le celebrazioni per i suoi 150 anni, è la sintesi del genio tipicamente toscano. Creatività, intuizione, il dono di saper sintetizzare con un’immagine concetti complessi, pure il gusto per l’invettiva e la vis polemica, che nei giorni scorsi non è mancata a Viareggio.

Era il primo Carnevale libero da restrizioni dopo lo scoppio della pandemia e due edizioni con forti limitazioni, e l’effetto è stato dirompente: alberghi con le camere piene, autobus di comitive, folla da grande evento. Poco prima dell’alzabandiera e dei tre colpi di cannone che come da tradizione danno il via alla sfilata, le casse diffondono le note di “Dove si balla”, il tormentone di Dargen D’Amico: lo scorso anno fu una delle canzoni più gettonate sui carri, sulla scia del successo a Sanremo. E quel “che brutta fine le mascherine” è suonato profetico: salvo qualche eccezione, gli spettatori hanno preferito celare gli occhi anziché bocca e naso per evitare contagi. E poi altri balli sfrenati dopo i fuochi d'artificio, con il dj set di Albertino e Fargetta grazie alla partnership tra la Fondazione Carnevale e Radio m2o. Ma la guerra tra Russia e Ucraina incombe e non solo nei notiziari: è il tema più ricorrente sulle costruzioni, dai grandi carri di prima categoria fino alle maschere isolate.

I maghi della cartapesta se la sono immaginata in più modi, fra una figura femminile in abiti militari e con la maschera antigas che apre un mantello con i colori dell’arcobaleno, la citazione della celebre canzone di Gianni Morandi “C’era un ragazzo che come me…” e un roveto irto di spine in cui sboccerà comunque il fiore della pace. Grande attenzione anche all’ambiente e alla riflessione sull’inquinamento dei mari, e a non perdere il sorriso, la leggerezza in senso calviniano o l'umanità. E poi tanti omaggi al Carnevale di Viareggio, dai richiami ai più bei carri del passato a un bel Burlamacco d’antan che ci porta idealmente verso un pianeta migliore, fino a un rubicondo Re Carnevale in versione Bacco di Luca Bertozzi. Ma si parla anche di povertà, di divario sociale, perfino di depressione, in pieno spirito carnevalesco.

E poi le superstizioni, l’amore che vince su tutto – anche sulla guerra, certo – e il lato oscuro dell’uomo che, alla fine, non la spunterà. Scordiamoci, insomma, il Carnevale degli anni Sessanta e Settanta che prendeva di mira un anno sì e l’altro pure comunisti e democristiani: la satira politica è diventata da anni una specie in via d’estinzione. Ci sono giusto una maschera isolata contro l’ex senatore leghista Pillon, nemico dichiarato del ddl Zan, e un carro di seconda categoria che per la prima volta porta sui viali a mare un mascherone di Elon Musk, il patron di Twitter e della Tesla. Tutto normale? Ma sì, in fondo questi politici hanno stufato. Del resto, si dice sempre che il Carnevale di Viareggio precorre i tempi, no? l

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