Il Tirreno

L'evento

Taste a Firenze: una fortezza piena di sapori italiani

di Irene Arquint
Taste a Firenze: una fortezza piena di sapori italiani

Oltre 530 espositori per la 16ª edizione. dalla pasta e gli ultimi ritrovati per intolleranti ai salumi di piccione. Focus sugli amari

03 febbraio 2023
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FIRENZE.  Cento espositori in più per la sedicesima edizione di “Taste” che supera così la metà del migliaio.

Il salone che Pitti Immagine dedica ogni anno alle artigianalità del gusto cresce e raggiunge 538 realtà presenti con novità e cavalli di battaglia. E cresce anche l’interesse da parte di importatori stranieri specializzati in eccellenze italiane che riconoscono in questa grande fiera il luogo in cui assaggiare il meglio dell’agroalimentare italiano ancora presentato da chi ci mette mani e faccia.

“Taste” inaugura sabato alla Fortezza da Basso di Firenze e andrà avanti fin a lunedì, con ingredienti e prodotti che difficilmente troviamo nello stesso posto.

C’è l’imbarazzo della scelta: dalla pasta e gli ultimi ritrovati per intolleranti ai salumi di piccione, dalle confetture ai frutti antichi al cioccolato da varietà rare di piccole coltivazioni sudamericane, dalle conserve che paiono quelle della nonna ai biscotti del benessere, dai distillati alle botaniche coltivate sulle colline fiorentine al caffè più caro al mondo, il menu è veramente gustoso, capace di stuzzicare il palato anche dei più usi alle stranezze.

Due i focus: la pasta come tema protagonista degli approfondimenti curati da Davide Paolini dialogando sul palco con piccoli pastifici e chef, ma anche gli amari che invece saranno i nuovi protagonisti della speciale area dedicata ai liquori.

Per il secondo anno la fiera aperta al pubblico (sabato e domenica solo il pomeriggio dalle 14,30 alle 19,30, lunedì dalle 9,30 alle 18) viene ospitata negli ampi spazi della Fortezza da Basso, luogo che dopo il trasloco dalla Leopolda ha permesso di dare ancora più respiro agli stand, allargandone il parterre, e fruibilità per gli appassionati che di edizione in edizione accorrono sempre più numerosi.

La tre giorni del 2022 ha registrato 7mila presenze, ma gli organizzatori sono pressoché certi di tagliare un nuovo primato.

E dopo lo stop obbligato dalla pandemia, tornano le degustazioni ai banchi di assaggio che dai salati accolti all’interno del Piano Attico del Padiglione Centrale della Fortezza, scendono a Piano Terra fino al Padiglione Cavaniglia dedicato alle proposte dolci.

Come sempre non mancheranno gli accessori creativi e tecnologici dedicati alla tavola e agli utensili per cucinare.

La Taste Special Area al piano terra del Padiglione Centrale ospiterà inoltre una selezione di tredici amari, etichette artigianali in rappresentanza dell’eccellenza del made in Italy.

E come sempre, alla fine della visita, sarà possibile acquistare ciò che ha colpito la nostra attenzione, soffermandoci fra gli scaffali del mega negozio approntato all’uscita della Fortezza da Basso, dove le aziende sono organizzate in ordine alfabetico per rendere più fruibile la scelta.

Anche Firenze partecipa attivamente all’evento con centinaia di iniziative legate al gusto sparse nei locali della città. Il “FuoriDiTaste” propone degustazioni a tema, presentazioni, che sono un po’ una scusa per fare sistema fra le aziende che partecipano alla fiera e alcune fra le insegne più prestigiose del centro. Qualche esempio? Ogni mattina Caffè Corsini della storica torrefazione aretina attende gli estimatori da Arà per la colazione a base di brioches col tuppo farcite di crema al caffè, mentre sabato dalle 18,30 i salumi di mare della pratese Shark Bottega del Pesce incontrano lo champagne Petit Vallée da Ditta Artigianale di via Carducci che porta a Taste il caffè più costoso del monso.

E sempre sabato, si fa aperitivo da Toscanino in Rinascente con il nuovo gin a base di zafferano e camomilla della Peter in Florence in abbinamento alle singolari carni di Carlo Giusti. E ancora, sabato alle 19 il produttore del Molino Paolo Mariani racconta le sue farine al party organizzato da Obikà in via de’ Tornabuoni, mentre alle 20 il cioccolato Noalya di Ponsacco diventa protagonista della cena elaborata da Alessio Tessieri e Giulio Picchi al Cibreo.

Un appuntamento curioso, quest’ultimo, che parte con un cocktail creato dal bar del Cibreo mettendo in infusione il cioccolato Noalya, per proseguire a tavola con ricette della tradizione toscana rese particolari dall’intercessione del cacao.

Domenica dalle 18 alle 21 al Dolce Emporio di San Frediano si degustano i formaggi piemontesi La Casera in abbinamento ai vini francesi Domaine des Schistes. Insomma, anche il FuoriDiTaste è ormai diventato un evento nell’evento tutto da spulciare. l


 

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