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Prato, catturato negli Stati Uniti Alberto Palla: era stato condannato per abusi su una bimba di 6 anni

di Mario Neri
Prato, catturato negli Stati Uniti Alberto Palla: era stato condannato per abusi su una bimba di 6 anni

Alberto Palla, 63 anni, romano con legami in Toscana, è stato arrestato ad Huntsville, Alabama, dove viveva sotto falsa identità. Condannato a nove anni per violenza sessuale sulla figlia della sua ex convivente, commessa tra Prato e Roma, dovrà scontare oltre dieci anni di carcere

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PRATO. È finita negli Stati Uniti la fuga di Alberto Palla, 63 anni, romano con legami in Toscana, condannato per una serie di reati tra cui violenza sessuale sulla figlia di sei anni della sua ex convivente.

I fatti risalgono ai primi anni Duemila e sono stati commessi tra Prato e Roma, dove l’uomo aveva vissuto alternandosi per lavoro e affari. Espulso dagli Stati Uniti, Palla è arrivato all’aeroporto di Fiumicino, dove i carabinieri gli hanno notificato un ordine di carcerazione emesso lo scorso 25 febbraio dalla Corte d’Appello di Firenze. Dovrà scontare nove anni per violenza sessuale che arrivano a oltre dieci anni complessivi per altri reati: appropriazione indebita, sostituzione di persona, truffa e furto.

Subito dopo l’emissione dell’ordine di carcerazione, Palla era scomparso dal suo domicilio romano in zona Pisana, facendo perdere ogni traccia di sé. Le prime ricerche tra Cerveteri e Civitavecchia, dove aveva conoscenze, non avevano dato risultati. La svolta è arrivata grazie al Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Roma, che ha analizzato i contatti telefonici e le tracce digitali riconducibili al ricercato.

Un’utenza intestata a una donna con cui Palla aveva una relazione ha attirato l’attenzione degli investigatori: nella foto profilo WhatsApp della donna appariva proprio lui. L’analisi del traffico telefonico ha permesso di localizzare il dispositivo negli Stati Uniti. Parallelamente, l’incrocio dei dati social ha consentito di individuare la donna a Huntsville, in Alabama.

Con il coordinamento della Direzione Centrale della Polizia Criminale, del Servizio di Cooperazione Internazionale e dell’ufficiale di collegamento dell’FBI in Italia, le autorità statunitensi hanno rintracciato e arrestato Palla ad Huntsville. L’uomo viveva lì da tempo, sotto falsa identità, con una nuova compagna e una vita apparentemente normale. Si era presentato come un imprenditore in pensione, riuscendo a integrarsi nella comunità locale e a nascondere il suo passato giudiziario.

Le indagini hanno confermato che Palla aveva costruito la nuova identità utilizzando documenti falsi e contatti locali. L’arresto è avvenuto senza resistenza. Espulso dagli Stati Uniti, è stato preso in consegna dal personale dell’U.S. Immigration and Customs Enforcement e scortato fino a Roma, dove i carabinieri lo hanno preso in custodia.

Ora Palla è detenuto nel carcere di Civitavecchia, dove sconterà la pena definitiva. La Corte d’Appello di Firenze aveva confermato la condanna per violenza sessuale aggravata commessa tra Roma e Prato ai danni della figlia della sua ex convivente, che all’epoca dei fatti aveva solo sei anni.

Con la sua cattura si chiude una latitanza durata mesi, conclusa grazie alla cooperazione tra le autorità italiane e statunitensi e a un dettaglio digitale – quella foto su WhatsApp – che ha riportato alla luce la vera identità dell’uomo e posto fine alla sua fuga.

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