Il Tirreno

Prato

La tegola

Gegè chiude lo stabilimento di Casale, decine di posti di lavoro a rischio


	Lo stabilimento di via Facibeni a Casale che produce pizze
Lo stabilimento di via Facibeni a Casale che produce pizze

La proprietà ha comunicato la decisione al curatore fallimentare di Nuova Food Italia, fallita nel mese di agosto

04 febbraio 2023
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PRATO. In assenza delle condizioni per garantire la produzione, dal 12 febbraio la Gegé srl cesserà la propria attività a Prato. L’annuncio dell’azienda produttrice di pizze nello stabilimento di Casale è arrivato oggi. Non proprio un fulmine a ciel sereno, ma una bella tegola per le decine di dipendenti che lavorano nella fabbrica.

«La vicenda ha inizio nel febbraio 2019 – si legge in una nota diffusa da Gegè srl – quando l’industria di pizze pratese Compagnia Italiana Alimentari srl, a seguito di difficoltà economiche e finanziare, attiva una procedura concorsuale cedendo in affitto il ramo d’azienda alla società Nuova Food Italia srl. Poco dopo anche quest’ultima entra in crisi finanziaria e da giugno 2022, in accordo con la precedente procedura, cede in affitto il ramo d’azienda a Gegé S.r.l. del Gruppo Italpizza, la quale si impegna ad un affitto di due anni. Ad agosto 2022 Nuova Food Italia S.r.l. viene dichiarata fallita. Inaspettatamente, il curatore fallimentare di Nuova Food Italia S.r.l., ovvero della nuova procedura, in data 22 novembre 2022 comunica lo scioglimento del contratto in essere che prevede l’impegno di Gegé S.r.l. all’affitto in essere del ramo aziendale dell’industria di pizze di Prato, e intima la restituzione dell’azienda entro il 15 dicembre 2022. Nel frattempo, al fine di preservare il contesto aziendale ed i suoi dipendenti, la Procedura chiede a Gegé di poter proseguire nella gestione della stessa per altri tre/quattro mesi al fine di consentirle l’espletamento di una procedura competitiva finalizzata alla cessione del compendio aziendale. Gegé accetta purché si formalizzi da parte delle due procedure una autorizzazione in tal senso».

«Gegé, senza alcun vantaggio, ma solo per senso di responsabilità, in questi mesi ha continuato a tenere attivo il sito produttivo, con l’impegno di definire entro il 31 dicembre 2022 di definire formalmente la situazione – afferma Andrea Bondioli, direttore generale di Italpizza S.p.A. e amministratore unico di Gegé S.r.l. – Purtroppo ad oggi non si è riusciti a formalizzare un accordo ed il tempo inutilmente intercorso ha infatti irrimediabilmente compromesso, fino a renderla impossibile e controproducente, la disponibilità di Gegé a proseguire nella gestione dell’azienda. Noi ci abbiamo messo tutta l’impegno possibile – prosegue Bondioli – però ad un certo punto abbiamo dovuto prendere atto che non ci sono più le condizioni per proseguire in uno stato di tale incertezza. C’è anche il rischio oggettivo di perdere da un momento all’altro le figure chiave necessarie a garantire la continuità produttiva, impossibili da rimpiazzare visto il contesto di incertezza – continua Bondioli – Non essendoci più le condizioni per garantire i nostri livelli di sicurezza e qualità, siamo stati costretti così a fermare gli impianti produttivi. Alla luce di tale contesto confuso, come già anticipato il giorno 3 febbraio alla Procedura – conclude Bondioli – Gegé provvederà a riconsegnare tutto il compendio aziendale alla stessa Procedura il giorno 12 febbraio 2023. Se ci verrà richiesto, rimaniamo disponibili ad assorbire parte dei lavoratori del sito di Prato, offrendogli posti di lavoro in altri nostri siti produttivi».

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