Pontedera, antenna al Santuario di Ripaia: il Tar non sospende i lavori
Ma ha fissato a febbraio l’udienza per decidere sul ricorso. I cittadini di Treggiaia non abbassano la guardia e sperano che venga scelta la strada del sito alternativo
PONTEDERA. Il Tar non ha sospeso i lavori per l’installazione di un’antenna 5G vicino al santuario della Madonna di Ripaia a Treggiaia. Un cantiere che ha creato forti proteste e la mobilitazione dei cittadini, portando di fatto alla sospensione dei lavori dopo l’inizio delle operazioni per le fondamenta. Forte la voce dei cittadini con richieste di convocazione del consiglio comunale straordinario per discutere la questione e le preoccupazioni sull’impatto visivo e sulla salute collegati al nuovo impianto per la telefonia.
Il Tar della Toscana
Ieri è stata notificata la decisione da parte del Tar della Toscana sul ricorso, relativamente alla richiesta di sospensione dei lavori nell’area di Ripaia. Il Tar non ha concesso la sospensiva ma ha fissato in tempi brevi l’udienza per la trattazione di merito, stabilendo come data quella del 5 febbraio 2026, e ritenendo così soddisfatte le ragioni cautelari.
Lavori fermi
«Per fortuna, di fatto, i lavori sono al momento comunque sospesi – è la posizione dei cittadini – Dovremo a questo punto vedere quali saranno le intenzioni di Inwitt. Sembra abbiano preannunciato una richiesta di incontro con il Comune per la settimana prossima». La strada possibile a questo punto è quella di un “trasferimento” del cantiere. È stata infatti già individuata un’altra area ed è stato contattato anche il proprietario del terreno. Ovviamente i cittadini non intendono abbassare la guardia. Attendono l’esito di un incontro, pianificato per la prossima settimana, tra l’azienda che ha in programma di installare la nuova antenna e l’amministrazione comunale. La piccola comunità intende difendere la bellezza del luogo e il santuario della Madonna di Ripaia. Il posizionamento è stato definito da più parti uno “scempio” e una minaccia al paesaggio e al patrimonio storico-religioso, con richieste di risposte e maggiore coinvolgimento pubblico.
Sono state spese promesse che ora dovranno concretizzarsi.
La protesta
L’idea dei paesani è stata quella di opporsi legalmente, con un giudizio amministrativo e di chiedere al Comune di Pontedera di bloccare i lavori.
Al tempo stesso i cittadini hanno chiesto alla Curia – il terreno è dell’istituto di sostentamento del clero, di partecipare a un incontro per spiegare come è stato possibile un accordo tra la parrocchia e l’azienda che costruisce e gestisce impianti per le telecomunicazioni.
Poi c’è stato il ricorso della T. R. C, Toscana Radio Comunicazioni.
Il ricorso
Nel ricorso che è stato presentato alla giustizia amministrativa, presentato da una società concorrente, si punta ad ottenere l’annullamento dell’autorizzazione rilasciata dal Suap dell’Unione Valdera che ha per oggetto la realizzazione della nuova infrastruttura per le telecomunicazioni a Ripaia. Analoga richiesta riguarda tutti gli atti, pareri e nulla osta rilasciati nell’ambito della conferenza dei servizi, le richieste di integrazione del Comune di Pontedera e ogni atto che ha portato a dare il via libera al cantiere senza prendere in considerazione la tutela ambientale.
