Il Tirreno

Pistoia

Ponte di Maresca, slittano i lavori e monta la protesta dei residenti

di Carlo Bardini
Ponte di Maresca, slittano i lavori e monta la protesta dei residenti

Dovevano partire entro la fine dell’anno: struttura chiusa da 52 mesi

03 febbraio 2023
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MARESCA. Non sanno più se disperarsi o rassegnarsi. E non solo i marescani, diretti interessati, ma anche il resto della popolazione che per lavoro o per altre necessità sono costretti a vivere un disagio. Fatto sta che i lavori al ponte di Maresca, lungo la provinciale 18 Lizzanese non sono ancora cominciati. Deluse le aspettative che erano emerse nell’ultima assemblea del 19 dicembre scorso, in cui la Provincia di Pistoia, presente con la parte politica e tecnica, aveva fatto capire che dopo le festività natalizie il cantiere sarebbe stato aperto. Per starci larghi fu parlato del mese di gennaio. Ma, ancora, non si vede muovere foglia.

Anche perché non si parla di qualche giorno di lavoro. Seguendo la tempistica indicata, se ripartiti i lavori nel mese di gennaio, ad andare bene la percorribilità del ponte con le auto sarebbe stata forse a giugno. E ora? Nessuno lo può sapere.

Ricordiamo che, tra chiusura parziale e totale, sono già 52 mesi circa che la Provincia di Pistoia non “restituisce” il viadotto ai marescani. Intanto il capogruppo di minoranza comunale “Cambiare”, Carlo Vivarelli ha presentato un esposto alla magistratura per questa situazione di disagio. «Ho depositato un esposto alla Procura di Pistoia riguardante l’inaccettabile situazione del viadotto di Maresca. Ho chiesto di indagare sul fatto, a mio avviso del tutto incredibile, che il viadotto in oggetto sia stato prima chiuso, poi riaperto per cinque anni al traffico a senso alternato, poi dichiarato riapribile dopo un lavoro di semplice riasfaltatura che sarebbe dovuto durare 15 giorni nell’estate 2022 e poi dichiarato inagibile subito dopo i lavori di scarificatura dell’asfalto».

«Inoltre-afferma Vivarelli-, annuncio che sto cercando una via legale affinché gli abitanti di Maresca possano richiedere collettivamente i danni per i disagi e le perdite economiche avute a causa della chiusura del viadotto». Il lavoro complessivo al ponte ha raggiunto il milione e 600mila euro di costo.

Un milione di euro arriva dal Pnrr e la differenza dall’ente provinciale. La procedura è stata divisa in due fasi. La prima relativa al sopra del ponte mentre la seconda relativa all’intervento sotto l’arcata.

«Le procedure sono in corso-spiega il presidente della Provincia Luca Marmo-e la parte politica ha svolto il suo ruolo svolgendo in due consigli provinciali tutto ciò che gli compete». Marmo non vuole fare ulteriori previsioni di date ma è possibile che l’inizio del cantiere possa slittare al mese di marzo.

Sulla chiusura del ponte marescano entra in merito anche Andrea Tonarelli, consigliere provinciale di Fratelli d’Italia: «Si continua a perdere tempo sulla vicenda del ponte di Maresca e si continua a prendere in giro sia marescani che sono i primi a subirne le conseguenze ed anche tutti coloro che utilizzerebbero l’infrastruttura. Oltretutto la chiusura del ponte crea disagi anche per il trasporto pubblico degli autobus che comunque deve essere garantito come da noi richiesto. Ricordo che l’allungamento del tragitto di una corsa di autobus incide al mese per 9000 euro in più. Noi continueremo a monitorare questa situazione che, umanamente, definirei surreale».


 

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