Il Tirreno

PISA. L’hanno fermato dopo l’ennesimo furto. Ma senza la querela dei derubati l’autore dei taccheggi nei negozi di abbigliamento è stato solo sfiorato dal rischio di finire in manette. Il tunisino pluripregiudicato è uscito sereno dal comando della Municipale.

È uno degli effetti della riforma Cartabia che amplia i reati a querela di parte riducendo la platea di quelli procedibili d’ufficio.

L’episodio è avvenuto in Corso Italia. Il tipo sospetto si è avvicinato al negozio “Non Solo Sport”, appoggiando la propria bicicletta all’entrata. Ha preso un giaccone di micropile del valore euro 85, nascondendolo in un piccolo rettangolo di cartone rivestito di carta stagnola, con cui ha coperto l’antitaccheggio. Poi si è allontanato e i dispositivi antifurto sono rimasti in silenzio. Quindi è salito sulla bici, ma è stato bloccato dal personale che aveva visto i suoi maneggi nel negozio.

Portato al comando della Municipale il nordafricano è stato denunciato per furto aggravato per l’episodio del giacchetto e per un altro caso, del 26 gennaio, ai danni dell’Ovs, quando era riuscito a prelevare un piumino, venendo bloccato dal personale di sicurezza.

Il nucleo del centro storico non lo ha arrestato «dato il ripensamento e l’incertezza dei vertici della catena di negozi – spiegano in via Battisti – . Viste le modifiche apportate dalla “Cartabia”, anche i furti aggravati sono passati dalla procedibilità d’ufficio alla querela di parte senza la quale risulta impossibile procedere all’arresto con la conseguente remissione in libertà di chi poco prima hanno effettuato furti anche consistenti, magari ai danni di più attività commerciali. Il consiglio è quello di non aver timore di sporgere querela, ma, anzi, di denunciare per poter poi permettere alle forze di polizia di richiedere provvedimenti più afflittivi per queste persone». l



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