Il Tirreno

Pisa

Il caso in tribunale

Medico accusato di abusi: la telefonata e l’sms di scuse

di Pietro Barghigiani
Medico accusato di abusi: la telefonata e l’sms di scuse

27 settembre 2022
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PISA. La registrazione della telefonata tra il medico e la paziente dopo l’episodio avvenuto la mattina in ambulatorio. E anche gli sms scambiati tra i due in cui lui si scusa se è stato frainteso e invita la giovane a proseguire il percorso clinico.

Non ci fu alcun seguito a quello che era stato iniziato la mattina. La donna nel pomeriggio si presentò in questura dando il via a quello che ora è un processo e che lo scorso aveva portato anche all’interdizione dalla professione del medico oggi imputato.

Sono due documenti acquisiti ieri mattina dal primo collegio del Tribunale (presidente Cipolletta, a latere Mirani e Messina) nel corso dell’esame dei testi della parte civile nel processo a carico di un chirurgo plastico dell’Aoup a giudizio per violenza sessuale (omettiamo le generalità per non rendere riconoscibile la parte offesa, ndr).

Lei, una specializzanda dell’Azienda ospedaliera, lo accusa di averla toccata con un gomito nelle parti intime, mentre era stesa seminuda in posizione prona, in maniera prolungata durante una visita per controllare una cisti a una spalla e una cicatrice su un fianco. E in occasione di questa manovra, è l’accusa contenuta nella querela, si sarebbe anche spinto in allusioni sessuali ispirate agli studi che stava facendo sul piacere della donna. Era troppo e la giovane dottoressa si rivestì uscendo di corsa dalla stanza.

Nel pomeriggio la telefonata del medico (difeso dal professor Enrico Marzaduri e dall’avvocato Riccardo Carloni) per una spiegazione mai accettata.

Assistita dall’avvocato Federica Maffei, anche ieri mattina la parte civile era in aula nell’udienza (pm Aldo Mantovani) in cui sono stati sentiti il poliziotto che nel pomeriggio di fine gennaio del 2021 ricevette la denuncia in questura della giovane.

Poi la psichiatra che l’ha avuta in cura, una collega di reparto, un’operatrice della Casa della donna e un’amica, anche lei specializzanda, che ha riferito della telefonata ricevuta dalla dottoressa subito dopo il fatto.

«Era molto scossa, mi fece leggere gli sms che aveva ricevuto dal chirurgo» ha spiegato.

La trascrizione della telefonata e degli sms è stata consegnata ai giudici. Era già era nel fascicolo processuale formato dalle attività della squadra mobile.

Il chirurgo nei suoi tentativi telefonici a voce e per sms di chiarire l’episodio della mattina avrebbe spiegato alla paziente che i suoi erano solo ragionamenti generici sulla necessità di far cader ogni tabù invitando la donna a rilassarsi stesa seminuda sul lettino mentre le parlava dei vari piaceri femminili.

Prossima udienza a gennaio con tre testi della difesa e l’esame dell’imputato.


 

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