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Il futuro della città

Resort nei quattro stabilimenti termali di Montecatini: c’è il via libera della Soprintendenza

di Luca Signorini

	Gli stabilimenti Leopoldine e Grocco (foto Nucci)
Gli stabilimenti Leopoldine e Grocco (foto Nucci)

Il sindaco: «Noi vigileremo, niente “cubi neri” come a Firenze»

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MONTECATINI. Futuri resort in quattro stabilimenti termali inseriti nella procedura di concordato preventivo in continuità delle Terme spa: ovvero Leopoldine, Salute, Grocco ed Excelsior. Arriva il via libera di Angela Acordon, responsabile della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca, Massa Carrara e Pistoia, come annuncia il sindaco Claudio Del Rosso.

«Sul tema terme – spiega – dato atto che gli edifici fanno parte del patrimonio culturale e quindi la Soprintendenza ha titolo a controllare la destinazione funzionale, la dottoressa Acordon ha espresso un parere positivo sulla direzione intrapresa, riconoscendo questa come una delle poche soluzioni concrete perseguibili per restituire vita e valore al nostro patrimonio termale. Come ha sottolineato lei stessa, tale possibilità “rientra pienamente nelle prerogative dei luoghi e della città, purché vengano rigorosamente rispettati gli ambienti di grande interesse culturale e storico”». Inoltre Del Rosso sottolinea: «Intendiamoci, noi vigileremo perché si rispettino le prescrizioni di salvaguardia. Non faremo sorgere “cubi neri” a Montecatini», il riferimento è al complesso residenziale di lusso nato nell’edificio che ospitava l’ex Teatro Comunale di Firenze, foriero di polemiche e anche di un interesse della Procura (e del ministero) per l’impatto visivo che rovinerebbe l’immagine della città.

Comunque, l’ok ricevuto dalla Soprintendenza è un motivo per solleticare gli appetiti degli investitori in un momento quanto mai decisivo per il futuro di Montecatini, in attesa delle singole aste del patrimonio termale - il cosiddetto “spezzatino” dei beni - dopo due maxi incanti a lotto unico andati deserti (da oltre 42 milioni a 35 milioni di euro e rotti).

«Fermi restando i necessari approfondimenti tecnici ad opera dei soggetti preposti, ringrazio la dottoressa Acordon e tutto il suo staff per la disponibilità e la collaborazione accordateci. Sono convinto che da questo dialogo nascerà un rapporto solido, armonioso e fecondo per il futuro di Montecatini Terme», commenta il sindaco.

La possibilità di trasformare gli stabilimenti termali in strutture ricettive era stata votata in consiglio comunale nella primavera scorsa e presuppone una modifica al Piano operativo e al Regolamento urbanistico, sulla falsariga del meccanismo cosiddetto dello "svincolo alberghiero", già in vigore da anni, che consente invece a chi ha la proprietà di un hotel di trasformarlo in appartamenti. Altra questione poi in sospeso, anche questa emersa nei mesi scorsi col favore di quasi tutte le forze politiche cittadine, è quella di rendere “indivisibili” da un punto di vista urbanistico le Leopoldine e l’ex Istituto Grocco, che sono confinanti a ridosso della pineta ed entrambi in vendita all’asta.

Durante l’incontro con la Soprintendente si è parlato poi «della ripiantumazione di essenze già abbattute nell’ottica dell’implementazione del patrimonio arboreo cittadino che per indifferibili ragioni di sicurezza siamo stati costretti a far rimuovere». «Abbiamo inoltre concordato di proseguire il confronto tecnico per pianificare al meglio il rinnovamento delle alberature in varie zone della città e in particolare in via Marconi, secondo un progetto organico condiviso», afferma Del Rosso. 

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