Il Tirreno

Montecatini Secondo l’accusa il suo comportamento avrebbe arrecato un danno all’anziana madre, gravemente ammalata e costretta a letto. In pratica, nel corso del tempo, avrebbe impedito agli infermieri che andavano a prestargli le cure a domicilio di fare il loro lavoro, sostenendo che erano degli incapaci e arrivando anche ad allontanarli, per poi prendersi cura egli stesso della madre, considerandosi l’unico in grado di riuscirci a dovere. Creandole, invece, addirittura dei danni fisici.

Di diverso avviso invece i giudici del Tribunale collegiale di Pistoia, che ieri hanno assolto con formula piena “perché il fatto non sussiste” Franco Natali, 57enne architetto di Montecatini, dall’accusa di maltrattamenti in famiglia. Il pubblico ministero aveva chiesto 3 anni per quello che si può considerare come un reato di "eccesso di cure" nei confronti dell’anziana madre 91enne, adesso deceduta.

Un vero e proprio calvario per l’uomo questo procedimento, fatto di denunce e contro-denunce, una battaglia legale che aveva visto coinvolta la stessa Asl Toscana Centro, i cui responsabili avevano sporto una querela nei confronti dell’uomo per il reato di atti persecutori.

Inoltre, il 57enne era stato raggiunto dalla misura cautelare dell’allontanamento dalla madre (misura confermata anche dal Tribunale della libertà) che era stata quindi ricoverata in una struttura sanitaria affinché potesse ricevere le cure adeguate. «È lì che la donna è venuta a mancare, il figlio non ha potuto nemmeno starle accanto», dice l’avvocato difensore dell’uomo, Pamela Bonaiuti. «Sono soddisfatta della sentenza – commenta il legale – perché un’assoluzione di questa portata significa che la condotta del mio assistito nel prestare le cure alla madre era corretta». l

Luca Signorini

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