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Il marchio Rolex lascia il centro: «Montecatini non ha più i requisiti»

di Simona Peselli
ll negozio in piazza del Popolo con l’insegna Rolex staccata
ll negozio in piazza del Popolo con l’insegna Rolex staccata

Decisione presa dalla società. La gioielleria Punzo continuerà la sua attività

05 febbraio 2023
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MONTECATINI. Dopo ottantacinque anni il marchio di orologi di lusso Rolex abbandona Montecatini. Resta, comunque, aperta e continua l’attività la gioielleria Punzo di piazza del Popolo che aveva la rivendita anche di questi orologi. Dal 1939 erano concessionari del marchio Rolex. Adesso sulla facciata resta soltanto l’ombra di quella che è stata per decenni la famosa insegna dorata. «La direzione di Rolex Italia, con vivo rammarico, dopo un’attenta valutazione – dichiara il titolare Andrea Punzo – ha ritenuto che la città di Montecatini non abbia più i requisiti qualitativi indispensabili per rappresentare al meglio un marchio così prestigioso». Una decisione che si abbatte come una scure sullo shopping locale. «Abbiamo – continua Andrea Punzo – ahimè convenuto con loro che la valutazione era corretta e difficilmente contestabile».

Sul sito ufficiale della Rolex è specificato che “i rivenditori autorizzati Rolex sono i soli a poter vendere ed effettuare la manutenzione di un orologio Rolex e che competenza, preparazione tecnica e attrezzature esclusive garantiscono l’originalità di ogni singolo componente e l’affidabilità nel tempo”. Quindi solo i concessionari sono canale di vendita e di assistenza.La gioielleria Punzo aveva questo titolo perché ha una lunga storia alle spalle: è aperta al pubblico dal 1936. La sua arte orafa ha radici lontane, ha portato avanti la prestigiosa tradizione della scuola fiorentina attraverso quattro generazioni che si sono alternate in questo negozio. Come si spiega, gli oggetti preziosi in vendita «sono da assortimento o su ordinazione e privilegiano pezzi di fattura non comune rifiniti a mano».

Dunque la decisione di Rolex è da riferirsi esclusivamente alla città che non è considerata più negli standard del marchio. E non all’attività che ha rappresentato così a lungo e con successo la casa svizzera. Una decisione che ha lasciato l’amaro in bocca anche agli altri operatori commerciali del centro che diventa ancora meno attrattivo nel segmento del lusso e in relazione al mercato turistico.

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