Il Tirreno

Tresana

In due mesi i lupi sbranano tutte le sue pecore: «Basta, nessuno fa niente»

di Gianluca Uberti
Le pecore vittime dell’attacco dei lupi
Le pecore vittime dell’attacco dei lupi

Il proprietario: «Ne avevo diverse, tutte uccise in due mesi»

04 febbraio 2023
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TRESANA. Lungi dal volere demonizzare il lupo, specie protetta, come è noto, però non si può tacere il fatto che la sua presenza è cresciuta negli ultimi anni. Di pari passo sono cresciute la paura di tante persone ad andare a fare una passeggiata nei boschi e l’esasperazione di chi aveva le pecore e se le è viste decimare.

Come è accaduto a Gino Valenti, che ha i campi a Tassonarla di Tresana. Aveva alcune pecore, ora non ne ha più neanche una, i lupi le hanno tutte sbranate nel giro di due mesi. «Le avevo soltanto per tenere pulito, ma ora basta, non le prenderò più. E fra le persone che conosco, soltanto una ha ancora le pecore per questo scopo», afferma il signor Valenti. E a fare come lui, ovvero a rinunciare ad avere le pecore, in Lunigiana sicuramente ci saranno altre persone, con la conseguenza che la vegetazione tornerà ad essere incipiente e selvatica, se non ci saranno più le pecore a brucare l’erba. Ma questo potrebbe essere il minore dei problemi. Così continua il signor Valenti: «Nonostante tutte le parolone che vengono dette al telegiornale, nessuno fa niente. Alle istituzioni, invece, bisogna chiedere, con forza, che pongano un freno al dilagare dei lupi, occorre una selezione di questi. Per caso, vogliamo aspettare l’incidente serio, quello grave? Vogliamo piangere se poi accadrà che i lupi attaccheranno qualche persona?».

E a dimostrazione del fatto che i lupi si stanno avvicinando sempre di più alle case, ci sono gli avvistamenti, che si stanno moltiplicando. «So di gente a cui hanno ucciso l’asino. Addirittura avrebbero attaccato dei cavalli. E li avrebbero visti nei dintorni del campo sportivo di Terrarossa di Licciana Nardi», conclude il signor Valenti. E poi ci sarebbe un problema di risarcimenti, visto che a prendere qualcosa, seppur non molto, secondo alcuni, per i danni da predazione provocati dai lupi, è soltanto chi ha un allevamento di bestiame, quindi risultando iscritto ad una associazione di categoria. Per tutti gli altri, ovvero per chi ha qualche pecora per tenere pulito il proprio appezzamento di terreno, non è previsto alcun risarcimento. E non sarebbero rimasti in molti, né gli uni né gli altri; quindi, da più parti si chiede un ulteriore intervento normativo della Regione Toscana. Invece, ad essere sempre di più sono i lupi, la cui convivenza con l’uomo si sta rivelando sempre più difficile.


 

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