Il Tirreno

LUCCA. É la Famila Schio ad andare in finale e a giocarsi stasera la conquista dell’undicesima Supercoppa italiana degli ultimi 12 anni. Lucca però non sfigura affatto, dimostra anzi di essere in netta crescita rispetto alle ultime uscite della preseason, di avere un gruppo di italiane molto affidabili e due americane con talento e margini di crescita. A fare la differenza sono stati essenzialmente l’impatto devastante di Ndour, che in 27 minuti ha segnato 25 punti e catturato 9 rimbalzi, oltre al solito impatto difensivo di Crippa che partendo dalla panchina è riuscita a limitare Natali e poi a turno tutte le bocche da fuoco biancorosse. Le lucchesi hanno tenuto bene l’onda d’urto orange, in ogni quarto hanno saputo soffrire per poi rientrare in scia nei finali di tempo fino all’ottimo recupero da -15 a -4 grazie alla spinta di un’immensa Parmesani. Un dato confortante è arrivato dal pitturato, dove la squadra ha perso la sfida a rimbalzo (35-32 per Schio) ma contenuto il divario, cosa ha permesso il gruppo di giocare alla pari e di candidarsi al ruolo di outsider. Dopo aver vinto Supercoppa, Coppa Italia e campionato lo scorso anno, Schio si è presentata come favorita e anche ad Alghero l’obiettivo dichiarato è vincere subito nonostante le assenze delle giocatrici Wnba Mabrey e Howard. A tenere in partita la Gesam Gas è la difesa e Frustaci segna appena fuori tempo massimo la tripla sulla sirena del primo quarto che sarebbe valsa il pareggio. Schio continua a premere sull’acceleratore e sui cambi si dimostra più efficace grazie a una panchina profondissima. A 6’30” dall’intervallo si va sul 33-20 con un parziale di 10-0 aperto che costringe coach Andreoli al time-out. Il recupero è tutto opera delle due americane di Lucca con Morrison e Agnew. É nel terzo quarto che Schio riesce a premere sull’acceleratore e arriva fino al +15 di fine terzo quarto. Quando tutto sembra già deciso è Parmesani a riaprire i giochi con 7 punti e un assist per Tulonen che rimette la squadra in carreggiata (67-61). Il finale è interessante perché Agnew finalizza in backdoor un pallone di Miccoli per il 76-72 a due minuti dalla fine che costringe Schio al time-out. Il miracolo sembra possibile ma poi sono cinque punti di Keys a sigillare l’incontro. «Le ragazze hanno fatto un’ottima partita. – dice coach Andreoli -. Abbiamo il merito di essere rimasti competitivi per tutto l’incontro».