“L’altro Ispettore”, l’anteprima è da tutto esaurito: in sala gli attori e la mamma di Luana d’Orazio
In tv la prima di sei puntate girate in gran parte a Lucca. Il tema? La sicurezza nei luoghi di lavoro e si ispira a fatti realmente accaduti
LUCCA. Vedere sul grande schermo le vie e le piazze dove si è soliti passeggiare, fare acquisti, uscire a cena o, più banalmente, fare la spesa fa un certo effetto. Specialmente se poi, uscendo dal cinema, ci si può ritrovare immersi proprio in quei luoghi. Quasi con il dubbio di essere finiti davvero dentro a quella messa in scena, non capendo più dove finisce la finzione e inizia la realtà. Ma il “certo effetto” lo fa ancora di più la consapevolezza che da stasera, 2 dicembre, quelle scene le troveremo in onda su Rai 1, animate e interpretate da celebri attori italiani.
L’anteprima e i luoghi della pellicola
Ieri sera, primo dicembre, al cinema Astra, è stata presentata in anteprima la prima puntata della nuova fiction L’altro Ispettore, girata all’interno delle nostre Mura. Stavolta, quindi, non si tratta né di un film né di uno spot, ma di una vera serie televisiva, composta da sei episodi da 50 minuti. A dominare la scena, nelle vesti del protagonista Domenico Dodaro, c’è Alessio Vassallo, un ispettore del lavoro che, dopo anni di indagini sul caporalato nel Sud Italia, fa ritorno nella sua città natale, Lucca. Al suo fianco Cesare Bocci, nel ruolo dell’amico Alessandro Lanciani, e Francesca Inaudi, che interpreta la pm Raffaella Pacini.
In una sala da tutto esaurito, prima che lo spettacolo iniziasse, sul palco si sono passati i microfoni attori e registi: Alessio Vassallo, Barbara Enrichi, Massimiliano Galligani, Rosanna Gentili, la regista Paola Randi, Lorenzo Taboga (Anele) e l’autore Pasquale Sgrò. Al loro fianco l’asse formata da Remo Santini, assessore al turismo del Comune di Lucca, Andrea Palestini per la Fondazione Banca del Monte e Monica Arena per la Fondazione Lazzareschi, entrambe sostenitrici del progetto. A moderare e presentare la serata è stato invece Giacomo Bernardi.
Ma al di là di quanto possa essere bello poter riconoscere la propria città prima sul grande schermo e poi sul piccolo, dal divano di casa, questo non è l’unico aspetto che rende la fiction affascinante e singolare. A renderla tale è il tema di cui parla e a cui spesso non viene riservata l’importanza che meriterebbe: la sicurezza sul lavoro.
Il tema
Siamo abituati a fiction in cui i protagonisti sono poliziotti o medici, ma stavolta è diverso. Il protagonista è un ispettore del lavoro che ha a cuore una missione: verificare che nessuno si faccia male, facendo rispettare le norme. E proprio perché il tema è di estrema attualità e drammaticità, ieri sera all’anteprima era presente anche Emma Marrazzo, madre di Luana D'Orazio, la giovane di 22 anni che quattro anni fa morì in un orditoio. Lucca è stata scelta come palcoscenico per parlare di un tema di forte rilievo, e chissà che questo, da domani, non ci porti a guardare la nostra città con un occhio diverso, magari dopo aver scoperto dettagli che prima non avevamo mai notato.
La serie
L’altro Ispettore, diretta da Paola Randi, è una co-produzione Rai Fiction, Anele e Rai Com, è realizzata anche con il contributo della Regione Toscana e la collaborazione della Toscana Film Commission. «La serie – ha spiegato l’assessora regionale alla cultura Cristina Manetti – affrontando il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, ci spinge a prendere sempre più coscienza della necessità di promuovere e diffondere la cultura della sicurezza, un argomento oggi più che mai attuale. La fiction, ispirata a fatti realmente accaduti, è girata a Lucca, nei luoghi straordinari della nostra Toscana. La Regione ha deciso di sostenerla con un contributo di oltre 115mila euro concesso alla casa di produzione Anele, a fronte di un plafond dedicato alla sola serialità, per il bando 2023, pari complessivamente a 500.000 euro».
