Il Tirreno

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Sanità

Va in pensione Roberto Landi, il medico della gente

di Luca Tronchetti
Va in pensione Roberto Landi, il medico della gente

Umanità, professionalità e passione le doti principali del dottore di base di Capannori

05 febbraio 2023
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CAPANNORI. Sono passati 43 anni da quando quel giovane medico munito di borsa in pelle – contenente stetoscopio, siringhe, ricettari e altri attrezzi del mestiere – entrava nelle case dei suoi pazienti e con bonomia e buonsenso si sedeva al letto dell’ammalato, gli parlava, discuteva, rasserenava, intuiva cose non viste e non udite, visitava e faceva proposta di diagnosi. Perché umanità, professionalità, passione non sono mai venute meno a Roberto Landi, 69 anni, medico di famiglia che dal primo febbraio ha scelto di lasciare la medicina di base e di proseguire con la sua specializzazione: la neurologia. In quasi mezzo secolo il «dottor Landi», come lo hanno sempre chiamato i suoi mutuati, è stato non solo un punto di riferimento, ma «uno di famiglia» che si è sempre rifiutato di timbrare il cartellino e ha voluto proseguire a curare sul campo – senza lesinare visite domiciliari a qualsiasi ora del giorno e della notte arrivando anche in pigiama all’occorrenza – ogni paziente con eguale scrupolo e impegno. Adesso che ha riposto nell’armadio la borsa di medico condotto si metterà a disposizione dei giovani che intraprendono questa professione. Ha ricevuto l’incarico, unico lucchese, di coordinatore del corso di formazione dei medici di medicina generale a Pisa. Un ruolo che ci pare ritagliato su misura per lui che davvero può trasmettere ai neo laureati lo il giusto spirito. «La mia più grande soddisfazione in tutti questi anni? Il ringraziamento, il riconoscimento, la stima e la fiducia della gente. Per me è l’unica cosa che conta per davvero». Poteva attendere ancora un anno prima di essere collocato a riposo: «In questi anni il ruolo del medico di famiglia è profondamente cambiato con una forte burocratizzazione che inevitabilmente toglie spazio alla professione. Costretti ad occuparci di certificati, note, ricette, parametri e scartoffie varie, il rapporto diretto con i pazienti è venuto meno. In un mondo dove la specialistica pare farla da padrona il ruolo di medici di base rischia di venire meno quando invece dovrebbe essere quello che indirizza il paziente». Roberto Landi, che in settimana ha festeggiato il collocamento a riposo al ristorante con alcuni amici del liceo Majorana, adesso avrà più tempo libero da dedicare alle sue passioni, prime tra tutte il calcio: Juventus e Lucchese: «Se il mio amico Giorgio Vietina (vigile urbano in pensione) mi con sé tornerò al Porta Elisa per applaudire i rossoneri». l


 

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