Il Tirreno

Livorno

L’indagine

È ai domiciliari, trovato in un appartamento pieno di droga: ventenne livornese in carcere

Il materiale sequestrato
Il materiale sequestrato

Il tribunale ha disposto l’aggravamento della misura. Tutto nasce da un blitz che gli uomini della Finanza hanno condotto nel quartiere Shangai

04 febbraio 2023
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LIVORNO. È stato trovato fuori casa, nonostante fosse ai domiciliari, in presenza di persone non autorizzate dal tribunale (chi è ai domiciliari non può vedere nessuno, se non con un’autorizzazione) e, come se non bastasse, è stato sorpreso dalla Guardia di finanza in un appartamento dove si trovava anche della droga. Per questo il tribunale ha disposto l’aggravamento delle misure a carico di Samuele De Benedictis, appena ventenne, portato quindi in carcere.

Tutto nasce da un blitz che gli uomini della Finanza, coordinati dal colonnello Cesare Antuofermo, hanno condotto nel quartiere Shangai. Il comando provinciale aveva infatti ricevuto segnalazioni su un viavai da due appartamenti. Così, circa due settimane fa, i militari sono entrati in azione. È intervenuta anche la squadra cinofili con “Brook” (un pastore tedesco) e “Gera” (labrador). Il loro fiuto è stato determinante. Nei due appartamenti del quartiere popolare sono stati trovati due chili di droga tra hashish e cocaina, 2.000 euro in contanti, bilancini e coltelli utilizzati per tagliare la sostanza stupefacente.

Parte della cocaina trovata nelle due abitazioni era già divisa in dosi pronte a essere immesse nel mercato dello spaccio e avrebbero fruttato, secondo le stime dei militari, oltre 25mila euro. Il sospetto è che tra i clienti dei due uomini ci fossero anche diversi minorenni.

Ma non finisce qui, perché oltre alla droga, i finanziari, in uno di quegli appartamenti, hanno trovato anche il ventenne già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per precedenti reati legati allo spaccio di stupefacenti. Il giovane avrebbe quindi violato ogni tipo di disposizione: non doveva uscire di casa, non doveva incontrare altre persone (non autorizzate) e soprattutto non doveva trovarsi vicino a sostanze stupefacenti.

«Tutte le circostanze sono state quindi tempestivamente rappresentate all’autorità giudiziaria – si legge in una nota delle Fiamme gialle – che ha disposto l’aggravamento della misura, attese le reiterate violazioni al regime degli arresti domiciliari». Il giovane è stato quindi portato in carcere.

Dall’inizio dell’anno «già consistente il frutto dell’attività antidroga svolta dal gruppo di Livorno e da tutti i reparti della Guardia di finanza in provincia – si legge ancora nella nota -: complessivamente oltre 200 chili di stupefacente sequestrato, 4 arresti, 10 persone denunciate e oltre 30 soggetti segnalati in prefettura, nonché 120 persone controllate, unitamente a decine di veicoli privati e commerciali. Fondamentale l’ausilio dei cani antidroga, che con il loro fiuto hanno spesso orientato positivamente le ricerche e le perquisizioni. In alcuni casi i controlli sono effettuati davanti le scuole, anche sulla spinta ed apprezzamento di genitori ed insegnanti».

Le attività dei finanzieri, fanno sapere dal comando provinciale, proseguiranno ulteriormente nel corso dell’anno «per garantire maggior sicurezza sul territorio e tutelare i minori e più svantaggiati».

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