Il Tirreno

Il conflitto

Guerra, l’Iran attacca Israele: «180 missili lanciati». L’Idf: «Ci saranno gravi conseguenze». Il racconto di una serata di paura minuto per minuto – Video

di Tommaso Silvi e Luca Barbieri

	Un’immagine di Tel Aviv con l’Iron Dome in azione e l’arrivo dei missili iraniani; a destra una panoramica del conflitto
Un’immagine di Tel Aviv con l’Iron Dome in azione e l’arrivo dei missili iraniani; a destra una panoramica del conflitto

Il portavoce Daniel Hagari: «L’esercito fa e farà tutto il necessario per proteggere i cittadini dello Stato di Israele». L’Iran: «Siamo in stato di guerra». Palazzo Chigi: «Attacco iraniano da condannare»

01 ottobre 2024
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TEL AVIV. Centinaia di missili sono stati lanciati nella serata di martedì 1 ottobre dall’Iran in direzione di Israele. Lo riferisce il Jerusalem Post. Di seguito il racconto, minuto per minuto, delle ore concitate con aggiornamenti, note e video.

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Ore 23,35 – Il ministro degli Esteri iraniano: «Azione conclusa, a meno che Israele non decida per ulteriori ritorsioni»

«Questa sera abbiamo esercitato l’autodifesa ai sensi dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, prendendo di mira esclusivamente i siti militari e di sicurezza responsabili del genocidio a Gaza e in Libano. Lo abbiamo fatto dopo aver esercitato un’enorme moderazione per quasi due mesi, per dare spazio a un cessate il fuoco a Gaza». Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi. «La nostra azione è conclusa a meno che il regime israeliano non decida di invitare ulteriori ritorsioni – In quello scenario, la nostra risposta sarà più forte e più potente. I sostenitori di Israele hanno ora una maggiore responsabilità di tenere a freno i guerrafondai a Tel Aviv invece di farsi coinvolgere nella loro follia», ha aggiunto.

Ore 22,45 – Netanyahu: «L’Iran pagherà le conseguenze»

«L’Iran ha commesso un grave errore stasera e ne pagherà le conseguenze». Lo ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, al gabinetto di sicurezza dopo l’attacco missilistico iraniano. Lo riporta Haaretz.

Ore 22,35 – Teheran: «Il 90% dei missili ha colpito gli obiettivi»

Teheran rivendica che il 90% dei missili lanciati contro Israele ha colpito gli obiettivi. Lo ha rivendicato la Guardia rivoluzionaria iraniana, citata dalla tv di Stato, secondo cui nell’attacco sono state prese di mira basi aeree e radar, nonché apparati di sicurezza che pianificavano l’uccisione di alti esponenti di Hamas e Hezbollah.

Ore 22,30 – Biden: «Gli Usa sostengono pienamente Israele»

È in corso un acceso dibattito su come Israele risponderà all’attacco missilistico iraniano di oggi e che le conseguenze per Teheran devono ancora essere valutate. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, parlando alla Casa Bianca e aggiungendo che della risposta di Israele avrebbe parlato con il primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu. «L’attacco iraniano sembra essere stato respinto ed è stato inefficace. Non ci sono dubbi: gli Stati Uniti sostengono pienamente, pienamente Israele», ha detto Biden.

Ore 22 – Il tenente generale (Idf): «Dimostreremo la nostra capacità di attacco»

«Sceglieremo il momento in cui esigere il prezzo e dimostreremo la nostra capacità di attacco preciso e sorprendente, in accordo con le indicazioni dei vertici politici». Lo ha detto il capo di Stato maggiore dell’esercito israeliano (Idf), il tenente generale Herzi Halevi, a proposito dell’attacco dell’Iran.

Ore 21,40 – Pentagono: «Decina di intercettori contro i missili iraniani»

Due cacciatorpedinieri Usa, la Bulkeley e la Cole, hanno lanciato una decina di intercettori contro i missili iraniani. Lo ha riferito il portavoce del Pentagono, il generale Pat Ryder, sottolineando che nessuno degli oltre 40mila militari Usa nella regione è rimasto ferito durante l’attacco.

Ore 21,35 – Usa: «Nessun messaggio dall’Iran prima dell’attacco»

Gli Stati Uniti non hanno ricevuto alcun messaggio dall’Iran, «diretto o indiretto» prima dell’attacco missilistico contro Israele. Lo ha riferito il portavoce del dipartimento di Stato, Matthew Miller.

Ore 21,30 – Palazzo Chigi: «Attacco iraniano da condannare»

«Nel condannare l’attacco iraniano a Israele, il governo italiano esprime profonda preoccupazione per gli sviluppi in corso e lancia un appello alla responsabilità di tutti gli attori regionali, chiedendo di evitare ulteriori escalation». Si legge in una nota di palazzo Chigi. E ancora: «L’Italia continuerà a impegnarsi per una soluzione diplomatica, anche in qualità di presidente di turno del G7, per la stabilizzazione del confine israelo-libanese attraverso la piena applicazione della risoluzione 1701. In questo quadro, l’Italia invita il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a prendere in considerazione un rafforzamento del mandato della missione Unifil al fine di assicurare la sicurezza del confine tra Israele e Libano in attuazione delle vigenti risoluzioni dell’Onu. Altrettanto urgente giungere a un accordo per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi in linea con la risoluzione 2735». E conclude la nota: «Nell’immediato, il governo è impegnato nella messa in sicurezza dei cittadini italiani e dei militari del contingente Unifil. Il tavolo di governo è stato convocato in forma permanente per monitorare costantemente l’evolversi della situazione e adottare tempestivamente le misure necessarie».

Ore 21,20 – Il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica: «Prese di mira tre basi militari»

Il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica ha riferito, in una dichiarazione pubblicata al termine dell’attacco missilistico dell’Iran contro Israele, di aver «preso di mira tre basi militari intorno a Tel Aviv». I Pasdaran hanno aggiunto che «l’operazione è stata effettuata nel quadro del diritto di legittima difesa e secondo le leggi internazionali».

Ore 21,10 – Tajani: «In contatto con i cittadini italiani»

«Siamo tutti preoccupati, noi stiamo seguendo con la massima attenzione l’evoluzione dei fatti, c’è stata fino a poco fa una riunione del governo, presieduta dal presidente del Consiglio, per fare il punto della situazione. Siamo in costante contatto con tutte le nostre ambasciate perché la prima preoccupazione è quella dei cittadini italiani, sia quelli che vivono in Libano, sia quelli che vivono in Iran, sia quelli che vivono in Israele. Per ora non ci sono preoccupazioni. In più abbiamo i militari che sono nel contingente dell’Onu, tra Hezbollah e Israele, anche loro sono messi in sicurezza, ma sicuramente c’è una situazione di grande tensione». Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenuto a “4 di sera” su Rete4.

Ore 21 – L’Idf: «L’aviazione continuerà a colpire anche stasera»

L’aviazione di Israele «continua a operare a pieno regime e anche stasera continuerà a colpire con potenza in Medioriente, come è avvenuto nell’ultimo anno». Lo afferma il portavoce dell’Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari, secondo quanto riporta il Times of Israel. «L’Iran ha compiuto un atto grave questa notte e sta spingendo il Medioriente verso un’escalation. Agiremo nel luogo e nel momento di nostra scelta, in accordo con le indicazioni dei vertici politici», ha detto ancora.

Ore 20,55 – Morto 38enne palestinese durante l’attacco: colpito da una scheggia

C’è una vittima dell’attacco iraniano a Israele. Un palestinese di 38 anni, colpito da una scheggia di un missile intercettato a Gerico, in Cisgiordania. Lo ha reso noto un portavoce dell’Autorità palestinese per la difesa civile.

Ore 20,45 – L’esercito israeliano: «Difese efficaci»

L’esercito israeliano (Idf) ha riferito che sono 180 i missili balistici lanciati dall’Iran contro Israele questa sera e che «un gran numero» è stato intercettato. Lo riporta il Times of Israel. Le difese aeree di Israele sono state «efficaci», afferma l’Idf, aggiungendo che anche gli Stati Uniti hanno partecipato alla difesa di Israele, sia rilevando la minaccia iraniana che intercettando alcuni dei missili. L’Idf afferma che ci sono stati impatti «isolati» nel centro di Israele e diversi altri impatti nel sud di Israele.

Ore 20,35 – Iran: «Siamo in stato di guerra»

«Il Paese è entrato in stato di guerra e qualsiasi contenuto a favore del nemico e che indebolisca il paese, il governo, l’esercito è considerato tradimento». Quanto fa sapere il ministero dell’Intelligence iraniano dopo la conclusione dell’attacco contro Israele.

Ore 20,30 – A Giaffa 6 morti in una sparatoria

È stato rivisto a 6 morti il bilancio della sparatoria di stasera a Giaffa, in Israele. Lo riferisce la polizia israeliana. Precedentemente i servizi di soccorso avevano riferito di 8 morti. La polizia ha dichiarato che 2 sospetti hanno aperto il fuoco stasera (1 ottobre) in un viale di Giaffa, zona mista araba-ebraica nell’area metropolitana di Tel Aviv. I due sospetti sono stati neutralizzati. L’attacco è avvenuto pochi istanti prima che una massiccia raffica di razzi provenienti dall’Iran spingesse la gente a spostarsi nei rifugi antiaerei in tutto Israele, anche a Tel Aviv.

Ore 20,25 – Spazio aereo dell’Iran «chiuso»

Lo spazio aereo dell’Iran è stato chiuso e i voli nazionali e internazionali sono stati al momento sospesi. Lo riporta l’agenzia di stampa iraniana Mehr, citando l’amministratore delegato dell'aeroporto internazionale di Teheran Imam Khomeini.

Ore 20,15 – Pentagono: «Gravi conseguenze per l’Iran»

Il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin ha detto al suo omologo israeliano Yoav Gallant che Washington ha «aumentato la prontezza delle forze» nella regione in previsione dell’attacco iraniano. La telefonata sarebbe avvenuta prima che l’Iran lanciasse centinaia di missili verso Israele. «Il segretario e il ministro Gallant hanno discusso delle gravi conseguenze per l’Iran nel caso in cui decidesse di lanciare un attacco militare diretto contro Israele», si legge nella dichiarazione del Pentagono.

Ore 20,05 – Il portavoce dell'Idf: «200 missili contro Israele»

Il portavoce dell’Idf ha dichiarato che l’Iran ha lanciato contro Israele circa 200 missili. L’esercito israeliano ha riferito che «al momento» non si rilevano «ulteriori minacce verso Israele dall’Iran».

Ore 19,55 – Il portavoce dell’Idf: «Al momento non si rilevano ulteriori minacce»

Il portavoce dell’Idf, Daniel Hagari, ha affermato che «al momento» non si rilevano «ulteriori minacce verso Israele dall’Iran», il che indicherebbe che l’attacco missilistico è terminato. Ne dà notizia il Times of Israel.

Ore 19,53 – Autorità aeroportuale israeliana: «Spazio aereo riaperto»

Lo spazio aereo israeliano è stato riaperto dopo la conclusione dell’attacco missilistico iraniano. Lo ha annunciato l’Autorità aeroportuale israeliana.

Ore 19,50 – Il portavoce delle forze armate israeliane: «Attacco avrà conseguenze»

«Siamo in allerta difensiva e offensiva, proteggeremo i cittadini di Israele: questo attacco missilistico avrà delle conseguenze». Lo ha dichiarato il portavoce delle forze armate israeliane, ammiraglio Daniel Hagari. «Abbiamo dei piani e agiremo nel tempo e luogo di nostra scelta», ha concluso in un messaggio diffuso sul suo profilo di X. 

Ore 19,43 – Due persone ferite nell’attacco missilistico a Tel Aviv

I servizi di soccorso in Israele hanno riferito che due persone sono rimaste leggermente ferite a Tel Aviv nell’attacco missilistico compiuto dall’Iran, mentre altre persone sono rimaste ferite mentre fuggivano verso i rifugi. Lo riporta Haaretz.

Ore 19,40 – L’esercito israeliano: «Si possono lasciare i rifugi antiaerei»

L’esercito israeliano (Idf) ha diffuso un messaggio per far sapere agli israeliani che possono lasciare i rifugi antiaerei. Circa un’ora fa agli israeliani era stato ordinato di mettersi al riparo a causa dell’inizio di un attacco con missili balistici da parte dell’Iran contro Israele.

Ore 19,40 – Casa Bianca: Aiutare difesa di Israele, abbattere i missili

Il presidente Biden e la vicepresidente Harris stanno monitorando l’attacco iraniano contro Israele dalla Situation Room della Casa Bianca e ricevono aggiornamenti regolari dal loro team di sicurezza nazionale. Come riferisce la Casa Bianca, il presidente ha ordinato all’esercito statunitense di aiutare la difesa di Israele contro gli attacchi iraniani e di abbattere i missili che hanno come obiettivo Israele.

Ore 19,35 – Tajani: «Si eviti escalation»

«Bisogna lavorare per la pace. Bisogna che tutti quanti, anche l’Iran, si assumano le proprie responsabilità per evitare un’escalation. Anche Netanyahu? Tutti devono lavorare per una de-escalation». Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani commentando l’attacco dell’Iran a Israele, a margine di un evento elettorale a Genova.

Ore 19,30 – Le parole dei “Guardiani della rivoluzione iraniana"

I Guardiani della rivoluzione iraniana hanno annunciato di aver attaccato Israele «in risposta all'uccisione di Ismail Haniyeh», capo dell'ufficio politico di Hamas, ucciso a Teheran lo scorso luglio, e di «Sayyed Hassan Nasrallah e Abbas Nilforoushan», leader del gruppo libanese Hezbollah e generale iraniano, uccisi venerdì scorso a Beirut. «Se il regime sionista osasse rispondere o commettere ulteriori atti di malevolenza, ne deriverebbe un'altra e schiacciante risposta. Si consiglia agli stati regionali e ai sostenitori dei sionisti di prendere le distanze dal regime», ha aggiunto la rappresentanza iraniana.

Ore 19,25 – La nota dell’Iran: «Attacco eseguito»

«La risposta legale, razionale e legittima dell'Iran agli atti terroristici del regime sionista, che hanno coinvolto cittadini e interessi iraniani e violato la sovranità nazionale della Repubblica islamica dell'Iran, è stata debitamente eseguita». Si legge sull'account X della rappresentanza iraniana presso le Nazioni Unite dopo l'attacco lanciato da Teheran contro Israele.

Ore 19,15 – In Italia: vertice a Palazzo Chigi

Giorgia Meloni subito dopo l’attacco dell’Iran a Israele ha convocato un vertice d’urgenza a Palazzo Chigi. 

Ore 19 – L’attacco

«Sono stati lanciati missili dall’Iran contro il territorio dello Stato di Israele», hanno reso noto i militari, chiedendo alla popolazione di «essere vigile e agire esattamente secondo le istruzioni del Comando del fronte interno». Il portavoce Daniel Hagari ha poi ricordato che quando suona l'allarme antiaereo bisogna «entrare nelle aree protette e attendere nuove istruzioni. L’esercito fa e farà tutto il necessario per proteggere i cittadini dello Stato di Israele», ha aggiunto. Le sirene si sono sentite prime a Tel Aviv, poi a Gerusalemme e poi in tutto lo stato israeliano. Verso Israele sarebbero stati lanciati oltre 200 missili. Al momento si segnalano solo danni ad un edificio a Tel Aviv.

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