Il Tirreno

Grosseto

Livrieri va in pensione dopo 35 anni Per lui un nuovo incarico in Tribunale

di Pierluigi Sposato
Livrieri va in pensione dopo 35 anni Per lui un nuovo incarico in Tribunale

L’ormai ex direttore diventerà responsabile dell’ufficio di elaborazione dei dati statistici

03 febbraio 2023
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GROSSETO. Febbraio 1988-febbraio 2023: 35 anni di servizio per l’amministrazione della giustizia. Un periodo di tempo lungo, oltre che proficuo, un patrimonio di conoscenze e capacità che non dovrebbe essere sprecato. E così Gerardo Livrieri, classe 1956, direttore del settore penale, va sì in pensione ma in realtà non lascerà il Tribunale: gli è stato affidato un incarico per l’elaborazione dei dati statistici.

«Grazie all’aiuto di Banca Tema – dice la presidente del Tribunale, Laura Di Girolamo – abbiamo ottenuto un contributo destinato al funzionamento dell’ufficio che abbiamo appena costituito, nell’ambito del raggiungimento degli obiettivi del Pnrr. Un ufficio centralizzato, che dovrà fornire periodicamente tutte quelle statistiche che continuamente vengono utilizzate per lo svolgimento dei compiti di giustizia. Il dottor Livrieri è una colonna di questo Tribunale, ha una competenza trasversale, è un riferimento per tutti. È la figura ideale». La presidente ha chiesto la sua disponibilità alla collaborazione e ha trovato i fondi dopo aver chiesto l’ok del ministero, lui ha detto sì. Il suo posto da direttore rimane per ora vacante.

Nato a Serre di Salerno, Livrieri si è laureato in giurisprudenza a Salerno discutendo una tesi sul diritto del lavoro: «Ho seguito l’iter per l’abilitazione a procuratore legale, sempre a Salerno, facendo tre anni di pratica. Poi ho partecipato a un concorso del Ministero della giustizia, per la Corte di appello di Firenze: l’ho vinto e dal febbraio 1988 ho preso servizio a Orbetello, come cancelliere, funzionario apicale insomma». All’epoca l’ufficio era quello della Pretura e il giudice era Michele Addimandi, che poi sarebbe diventato presidente del Tribunale; la Pretura da mandamentale diventò sezione distaccata della Pretura circondariale, infine sezione del Tribunale. «Nel 2013 l’ufficio di Orbetello chiuse i battenti e io sono arrivato a Grosseto». In piazza Fabbrini/Albegna il dottor Livrieri ha continuato a ricoprire incarichi di vertice. E dal suo ufficio all’ultimo piano ha continuato ad occuparsi delle incombenze più disparate, portando il suo contributo di conoscenze. E di buon senso. «In carriera ho visto dieci ispezioni ministeriali: sei a Orbetello, due al giudice di pace, due qui in Tribunale». Ispezioni dai quali gli uffici giudiziari maremmani sono usciti con voti più che buoni.

Quando ripensa al suo lavoro e agli ostacoli più grossi che ha dovuto affrontare, a cosa pensa? «Il grosso è stato lo smaltimento delle archiviazioni – dice facendo riferimento anche a quanto è stato segnalato più volte nelle relazioni di inaugurazione dell’anno giudiziario – C’era un arretrato imponente ma grazie alla collaborazione tra giudici e personale è stato tutto smaltito, già da tempo. Se c’è collaborazione, e qui c’è, tutto è più facile».

In Tribunale da diversi mesi ci sono tanti volti nuovi, tanti giovani: «Sì, ci sono anche gli addetti all’ufficio del processo: stanno svolgendo funzioni più ampie, sempre al fine di assicurare lo svolgimento del lavoro dell’ufficio».

Ieri tanti di quei giovani lo hanno salutato, insieme ai giudici, proprio in Tribunale. Poche parole le sue, se non quelle di ringraziamento per la collaborazione che ha trovato in tutti questi anni. E poi l’invito a festeggiare insieme quello che in realtà è solo un arrivederci.

La frequenza della collaborazione non è stata ancora definita ma lui è a disposizione da subito.

E nel tempo libero? Livrieri ci pensa un attimo, pensa alla moglie morta da poco tempo, alla figlia Francesca che da qualche tempo ha preso casa a Grosseto anche per motivi di lavoro: ma la sua passione è la musica. «Spero di riprendere a suonare la chitarra – dice – ho imparato a dieci anni da un anziano di Serre. Ho suonato in un gruppo, in serate, ai matrimoni, anche facendo delle serenate e rischiando di prendere qualche secchiata. Mi ricordo di una volta che, a Contursi Terme, avevamo suonato prima di un concerto degli Alunni del Sole. Vedremo…».

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