Il Tirreno

Firenze

L’allarme

Una banda di ragazzini picchia e rapina un ragazzo disabile a Rifredi

di Matteo Leoni
Una banda di ragazzini picchia e rapina un ragazzo disabile a Rifredi

Firenze, forse sono gli stessi che avevano già colpito I residenti lanciano un appello al Comune: «Adesso è il momento di intervenire»

04 febbraio 2023
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FIRENZE. Baby gang ancora in azione nel quartiere di Rifredi. Il fenomeno delle rapine commesse da giovanissimi non accenna a fermarsi, nonostante gli interventi delle forze dell’ordine. L’ultimo a farne le spese, mercoledì pomeriggio, è stato un giovane di 20 anni, affetto da disabilità. Stava rientrando a casa da solo quando in zona Careggi è stato avvicinato da tre ragazzini, all’apparenza giovanissimi. «Hai mica qualche moneta da darci?» gli hanno chiesto. Ma era solo una scusa per fermarlo. In pochi istanti il malcapitato si è ritrovato circondato dai tre. Uno gli ha sferrato un pugno in faccia, un altro gli ha strappato il cellulare dalle mani. Poi la banda, composta da ragazzini che avranno avuto circa 14 anni, è scomparsa così come era arrivata. I tre se la sono data a gambe, lasciando la vittima in strada dolorante. Il ventenne, frastornato per l’accaduto, è tornato a casa e ha raccontato tutto ai genitori, che poi hanno chiesto l’intervento degli agenti della squadra volante. Sul caso sono in corso indagini.

Dai primi accertamenti, non sarebbe escluso un collegamento tra questa rapina e altri quattro colpi, messi a segno sempre in zona Rifredi tra il 17 e il 18 gennaio, con tecniche molto simili e per le quali stati individuati come presunti autori un quattordicenne, denunciato, e due tredicenni, segnalati alla procura per i minorenni ma non imputabili. Non è escluso poi che i baby criminali entrati in azione siano gli stessi che hanno messo a segno la rapina nel cortile di una scuola media, sempre in zona Careggi, lunedì scorso all’uscita degli alunni da scuola. Uno studente è stato avvicinato da tre ragazzini. Uno ha tirato fuori un coltello dalle tasche e lo ha aggredito tagliandogli il giubbotto. La vittima, impaurita dalla minaccia, ha consegnato subito il cellulare, ma ai baby rapinatori non è bastato. Hanno preteso anche il mazzo di chiavi che aveva nello zaino. A porre fine alla rapina e a cacciare gli intrusi sono stati due insegnanti. L’istituto ha informato dell’accaduto i genitori, specificando di aver preso contatto «con gli organi competenti per intraprendere le opportune azioni di prevenzione».

Intanto i residenti del quartiere, esasperati dai fenomeni di baby criminalità, hanno avviato una raccolta firme per chiedere un intervento al Comune: «Per scelte che attengono all’amministrazione locale – scrivono i cittadini nel loro appello – si è concentrato in questa zona un elevato numero di minori stranieri, accolto in varie strutture». «Questi ragazzi – si legge ancora – sono in giro a ogni ora » e «gli abitanti del quartiere segnalano sempre più situazioni insostenibili, con episodi di spaccio in ogni momento. La tranquillità non fa più parte di queste strade».

«Non bastano semplici operazioni di repressione – aggiungono – ma servono fatti educativi, gestione razionale delle risorse, scelta di luoghi alternativi e vere politiche di sostegno».


 

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