Il Tirreno

Empoli

L’appello

Le imprese ai parlamentari eletti: «Fate presto contro il caro energia»

di Andrea Belli
Nella foto di Autovino una fila a un seggio elettorale di Empoli
Nella foto di Autovino una fila a un seggio elettorale di Empoli

Confesercenti, Cna e Coldiretti: serve un freno ai costi insostenibili

28 settembre 2022
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EMPOLI. La coalizione di centrodestra ha sopravanzato di netto alle politiche di domenica a livello nazionale. Sul territorio però resta a inseguire: pur guadagnato tantissimi consensi - Fratelli d’Italia a Empoli è passato dal 3,5% al 20% nello spazio di cinque anni - il Partito democratico è ancora la prima forza politica nel circondario, anche se ha perso per strada circa 4 punti percentuali rispetto al 2018, ovvero 2mila voti di ex elettori.

E come per ogni cambiamento del fronte politico al potere - e con lui le facce nuove che entrano in Parlamento - sorgono le richieste e le speranze dei cittadini su quelle che sono le problematiche più evidenti e discusse in questo periodo storico. E ce ne sono parecchie.

E poi ci sono le aspettative delle categorie economiche, che si concentrano soprattutto sul problema che negli ultimi mesi ha frenato la ripresa del post pandemia e ha costretto decine di attività a chiudere, ovvero il caro energia e il caro bollette.

La discussione è in corso da settimane per gli importi di luce, acqua e gas che stanno mettendo a rischio la stabilità economica delle famiglie e delle piccole e medie imprese. Non fa naturalmente eccezione l’Empolese Valdelsa.

Così Ilaria Scarselli, in rappresentanza di Confesercenti del circondario, spiega quelle che sarebbero le esigenze e le aspettative per le attività che rappresenta, dai commercianti alla ristorazione: «Possiamo dire che ci aspettiamo la possibilità di tornare a lavorare in serenità e che ci vengano dati gli strumenti per farlo. Come ormai tutti sappiamo, il problema delle bollette e del caro energia sta bloccando tutti i settori, che siano imprese o i clienti stessi».

Continua Scarselli: «Ciò che chiediamo è che venga trovata una soluzione rapida e concreta, dato che non abbiamo più i mezzi e le forze necessarie per resistere ancora. È un problema che colpisce tutti, ma in particolare la ristorazione, possiamo quindi aspettare un paio di mesi ma non di più, in attesa di un aiuto che speriamo possa arrivare il prima possibile».

Anche le piccole e medie imprese del circondario, con il presidente di Cna Fabio Bianchi, lanciano un grido d’allarme rivolto al nuovo Governo e ai nuovi parlamentari: «Storicamente è la prima volta che una donna sale al Governo, speriamo adesso che la follia del caro bollette venga quanto meno limitata. Ormai abbiamo a che fare con bollette raddoppiate o addirittura triplicate in alcuni casi, questa esagerazione deve assolutamente finire e anche velocemente - spiega Bianchi - le soluzioni ci sono e devono essere applicate, ma oltre a questo deve essere rivisto anche il costo del lavoro sia per le imprese che per i dipendenti, ormai alle strette alla fine di ogni mese».

«Siamo tutti in attesa di un cambiamento - va avanti - io stesso sono arrivato a riutilizzare il mio vecchio camino per cercare almeno di schivare questo enorme problema che affligge tutto noi», conclude il presidente degli artigiani empolesi.

C’è poi tutto il mondo degli agricoltori a far sentire la sua voce. Dice Claudio Lombardi, segretario cittadino della Coldiretti: «Per questa campagna elettorale abbiamo ricevuto tutte le forze politiche e presentato loro la nostra guida di priorità del mondo agricolo. Occorrono dei cambiamenti per quanto riguarda il prezzo dell’energia, il costo dei concimi, che sono triplicati, il costo degli antiparassitari, anche questi raddoppiati, e soprattutto il carburante agricolo anch’esso raddoppiato nonostante sia un bene di prima necessità per aziende e imprenditori».

Ancora Lombardi: «Cerchiamo una sburocratizzazione per le richieste di costruzione di bacini di raccolta d’acqua piovana, che potrebbero rappresentare un fattore decisivo per l’agricoltura e, laddove ci fossero le condizioni, la possibilità di svolgere il tutto in tempi più brevi tramite i centri di assistenza agricola», sottolinea il segretario cittadino di Coldiretti.

Emerge quindi la necessità da parte di tutti di trovare una soluzione alle ferite che il caro energia sta provocando alle imprese e agli imprenditori di tutti i settori economici del circondario, una richiesta che dovrà essere accolta al più presto prima che il danno diventi davvero irreparabile e costringa numerose attività ad alzare bandiera bianca e a chiudere per i costi insostenibili.

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