Il Tirreno

Parco eolico, ciclo di incontri e c’è chi chiede un referendum

di Sabrina Chiellini
Parco eolico, ciclo di incontri e c’è chi chiede un referendum

Energia è iniziato il percorso partecipativo, visite alle pale di Riparbella e un’assemblea con 100 persone. Le compensazioni per la comunità

05 febbraio 2023
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CASTELLINA. È iniziato il percorso partecipativo della comunità per valutare il progetto delle pale eoliche a Castellina. Due comunicazioni ci sono già state in consiglio comunale e due riunioni della consulta tematica negli ultimi tre mesi e pochi giorni fa un’assemblea pubblica a cui hanno partecipato oltre 100 persone, sia in presenza che on line, per ascoltare la proposta progettuale nel dettaglio. Sabato scorso il Comune ha organizzato una visita guidata al parco eolico di Riparbella (alcuni cittadini sono entrati anche all’interno di una delle pale per vedere come funzionano). Una visita a cui hanno partecipato circa 20 persone con i sindaci di Castellina e Riparbella e i tecnici dell’azienda che ha installato il parco eolico nel comune confinante con Castellina. Il percorso per informare e approfondire continuerà nelle prossime settimane con una nuova assemblea pubblica, assicura il sindaco Alessandro Giari, nel corso della quale sarà presentato il progetto complessivo del parco e una prima ipotesi delle compensazioni che l’amministrazione comunale chiede per garantire gli interessi della comunità. Si tratta di tre linee su cui il Comune sta lavorando. La prima: chiedere un contributo annuo agli investimenti, opere e manutenzioni, che il Comune programmerà, percentualmente legato ai ricavi che il parco eolico avrà. La seconda: stabilire un intervento una tantum, «relativo alla possibilità della società di acquisire aree verdi sulle colline da cedere al Comune per sviluppare e valorizzare i percorsi verdi». Terzo aspetto: prevedere misure che consentano la riduzione dei costi in bolletta dell’energia da parte della comunità, «valutando anche il possibile sostegno allo sviluppo di comunità energetiche».

Sul progetto che sarà definito l’assemblea sarà chiamata ad esprimersi e in base a quello che emergerà il Comune, chiamato a dare il proprio parere, valuterà quello che sarà il percorso da fare. C’è chi chiede un referendum popolare per garantire il coinvolgimento della popolazione. L’orientamento dell’amministrazione, spiega il sindaco Alessandro Giari, è quello di sviluppare il massimo dell’informazione e della trasparenza oltre che del confronto sui temi che vengono aperti dal progetto. «Se ci saranno orientamenti divisivi non è esclusa alcuna forma ulteriore di partecipazione, compreso il referendum», dice Giari. «Ad oggi non pare ve ne siano le condizioni – continua Giari – tuttavia lo statuto lo prevede e questo istituto può essere attivato dai cittadini raccogliendo le firme previste». Dagli incontri è emerso, oltre alla modifica del paesaggio e dell’impatto visivo, per il quale sono stati presentati rendering per fare capire la reale portata dell’intervento, quella che sarà la capacità produttiva del nuovo parco eolico. L’ipotesi proposta, due pale in continuità con il parco eolico esistente di Riparbella, e 5 a Castellina sarebbero in grado di produrre energia elettrica per il consumo domestico di circa 100mila abitanti. Più di quanto viene consumato dalle famiglie di tutti e dieci i comuni della bassa Valdicecina. Energia pulita, prodotta con il vento e con il risparmio di anidride carbonica, emessa nell’aria, per oltre 38milla tonnellate all’anno. «Non è il Comune a dare l’autorizzazione, ma il suo parere è determinante ai fini del percorso. Il progetto è valutato dal Ministero dell’ambiente e tiene conto della valutazione di impatto ambientale, quando la potenza installata è superiore ai 30 megawatt». Il percorso formale inizierà quando il Comune di Castellina avrà espresso il proprio orientamento, in base agli accordi che potranno essere definiti.




 

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